Resilienze Festival: Bologna si tinge di ambiente

Dal 7 al 9 settembre le Serre dei Giardini Margherita si fanno contenitore parlante di un ciclo di appuntamenti tutti verdi: sbarca a Bologna Resilienze Festival.

La parola resilienza (-cit. Treccani) indica “la resistenza a rottura di una materiale per sollecitazione dinamica” o “l’attitudine di un prodotto tessile di riprendere, dopo una deformazione, l’aspetto originale” o ancora “in psicologia, la capacità di reagire di fronte a traumi e difficoltà”. Per i curatori di questo festival – Lorenzo Burlando, Jonathan Ferramola e Nicoletta Tranquillo – resilienza significa invece “dare spazio al coraggio di rialzarsi e alla consapevolezza dei limiti, alla poesia del racconto e dell’impegno dell’agire” nell’ambito del cambiamento climatico, dell’inquinamento e dei conflitti ambientali.

Questo progetto nasce un anno a mezzo fa, nel 2017, come una serie di incontri sparsi, fatti quando si aveva qualcosa da dire. Poi, attorno alla cinematografia e al video making come mezzi e all’ambiente come contenuto, sono spuntati talk, panel, suoni e cibo ed è nato il festival che tingerà Bologna di verde per qualche giorno.

(fonte: https://www.facebook.com/kilowattbologna/photos/gm.654643461600856/1041654009323893/?type=3&theater)

Dal 7 al 9 settembre si parlerà quindi di ambiente e di adattabilità al cambiamento, di energia, di agricoltura biologica e di qualità dell’aria, tutto attraverso proiezioni, conferenze, installazioni artistiche (menzione speciale alle opere di Francesca Pasquali, presenti per tutta la durata del festival in varie aree delle Serre), letture sceniche e laboratori, adatti a tutte le età.

Il programma è folto come non mai e gli eventi sono raggruppati con etichette di una dolcezza infinita. Percezioni, o incontri con opere di artisti contemporanei. Sguardi, aka momenti di proiezione delle 15 opere selezionate per il bando Sguardi Resilienti 2018 – tra cui corti, lungometraggi, esperimenti audiovisivi che raccontano storie di resilienza, di comunità che si adattano ai cambiamenti climatici e alle trasformazioni, non in modo difensivo, ma con spirito propositivo e creativo. Narrazioni, altrimenti dette conferenze e panel con esperti. E infine Sperimentazioni, esperienze laboratoriali più pratiche in cui mettersi in gioco in prima persona.

La prima giornata, che inizia dal pomeriggio, è dedicata quasi tutta alle Narrazioni:

  • Arte e Ambiente: passioni che cambiano il mondo? Il sistema dell’arte contemporanea si confronta con la resilienza (ore 16,00-17,30 @ Serra Sonora)
  • La qualità dell’aria e dell’acqua a Bologna e dintorni: tra inquinamento, prospettive, falsi miti e buone abitudini (ore 16,00 – 17,30 @ Orto)
  • Resilient communities: abitare, condividere, includere nelle società future (ore 17,00 – 19,00 @ Gabbia del Leone)
  • Città e territori dinamici: la resilienza dal passato a oggi (ore 17,30 – 19,00 @ Serra Sonora)
  • Arte e scienza: ricerca, sperimentazione e pratica come requisiti per una prospettiva resiliente sull’arte (ore 18,00 – 19,00 @ Orto)
  • Viaggiare ai confini del mondo: storie di vita dalle terre estreme (ore 19,30 – 21,00 @ Palco Centrale).

Poi si passa agli Sguardi con la proiezione di Blue Heart (ore 21,30 – 22,30 @ Palco Centrale) e di alcune delle opere selezionate (ore 22,30 – 23,30 @ Palco Centrale). E dalle 23.30 in poi si balla, con i Taravangsawelas.

Sabato e domenica invece ci si sveglia in modo lento, ovattato, con una rassegna stampa a tema ambiente, a cui si può assistere live nella Serra Sonora dalle 10.30 alle 11.30, ma che essendo sonorizzata ti accompagna in tutte le sale. A seguire tante Sperimentazioni:

  • Avvicinati! guardami! sentimi! toccami! (ore 11,00 – 13,00 e 16,00 – 17,30 @ Gabbia del Leone)
  • Resilienza alimentare: il valore del cibo tra salute, sport e sostenibilità (ore 11,30 – 13,00 @ Orto)
  • Comunicazione e giornalismo resiliente: la narrazione mediatica dei temi ambientali. Scenari e sfide (ore 12,00 – 13,30 @ Serra Sonora)
  • Workshop di autoproduzione energetica (ore 18,00 – 19,30 @ Orto).

Mentre per la sezione Narrazioni si ha la presentazione del libro «Iperoggetti» di Timothy Morton  (ore 17,00 @ Serra Sonora) e del Progetto 10 HeartZ dalla Terra al Suono (ore 18,30 – 19,30 e 23,30 @ Serra Sonora).

A chiudere gli Sguardi, con la presentazione dei lavori fotografici del workshop «Bologna nell’obiettivo: Rigenerazione urbana, ambiente, fotografia» (ore 20,00 – 21,00 @ Serra Sonora), la sonorizzazione «Planet Ocean» di Jean Arthus Bertrand a cura di Interiors (ore 21,00 – 22,30 @ Palco Centrale) e la proiezione delle restanti opere audiovisive (ore 22,30 -23,30 @ Palco Centrale).

Domenica è la giornata dedicata alla terra, tra un mercato biologico in Orto aperto tutto il giorno, workshop di apicoltura urbana (ore 16,00 @ Orto), talk con i produttori locali e presentazione del libro «Denominazione di origine inventata. Le bugie del marketing sui prodotti tipici italiani» di Alberto Grandi e del fumetto «Non è mica la fine del mondo» di Tuono Pettinato e
Francesca Riccioni (rispettivamente ore 16,30 – 17,30 @ Serra Sonora e ore 18,00 – 19,00 @ Gabbia del Leone), sonorizzazioni e un reading teatrale di Stefano Liberti (ore 20,00 – 21,00 @ Palco Centrale), per concludere dalle 21 con la premiazione e la proiezione delle opere vincitrici.

Last but not least, l’ingresso a tutti gli eventi è libero e gratuito.

Come dicono i poeti (tattici nucleari) “i cantautori dicono che l’importante non è quante volte cadi, ma se hai il coraggio di rialzarti”. Quindi (ri)alzatevi e dirigetevi alle Serre che c’è un cambiamento ambientale da pensare, parlare, condividere.

Marta Silvia Viganò

Immagine di copertina: http://www.francescapasquali.com/setole-2/

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