L’importanza dei progetti sul territorio per le persone con disabilità

Le persone con disabilità richiedono di essere considerate nell’ottica della loro vulnerabilità e delle loro esigenze, in modo da avere pari opportunità. Sono necessarie azioni mirate, che non consistono soltanto in un sostegno fisico, ma anche sociale. Per questo motivo sono nate sul territorio nazionale numerose associazioni e progetti, con lo scopo di accrescere la qualità di vita.

Attività sociali e ricreative

Un esempio di intervento sul territorio è l’associazione bresciana I Fuori Onda. L’associazione offre una soluzione alla richiesta da parte di ragazzi con disabilità e delle loro famiglie di sostenere attività ricreative a misura dei propri bisogni. In un’intervista a The Bottom Up, Rosangela Maffeis, consigliera dell’associazione e madre di uno dei ragazzi, racconta l’origine del progetto: “I FuoriOnda nasce dalla necessità del tempo libero dei ragazzi con disabilità. Sul territorio di Brescia ci sono tantissime cooperative, però prima non esisteva niente per quanto riguarda questo aspetto”. 

Dall’associazione sono nati due progetti, chiamati “La Febbre del Sabato sera” e “l’Orlo del Bosco”. Nel primo, i ragazzi e i volontari svolgono svariate attività, dalle più semplici – come il bowling o il cinema – a quelle più impegnative – come le gite al lago o in altre città. Il secondo progetto, invece, consiste in una fattoria sociale dove i ragazzi si occupano della piantagione di frutti di bosco, spezie e piante da frutto. È un modo per conciliare un momento ricreativo con del lavoro manuale. Come afferma Maffeis, “L’Orlo del Bosco nasce dall’idea di dare uno spazio ai ragazzi e di svolgere un laboratorio”.

Fonte: I Fuori Onda

L’associazione I Fuori Onda opera da nove anni ed è un punto di riferimento importante per i ragazzi con disabilità che ricercano momenti di socialità. Come sostiene Maffeis, “i ragazzi sono molto contenti che questa associazione sia nata e che, dopo tanti anni, stia ancora proseguendo. Loro hanno disabilità diverse e provengono da famiglie diverse, però sono fortemente stimolati dalle attività proposte e si divertono molto”.

Attività formative e lavorative

Un ulteriore esempio di realtà che opera sul territorio per quanto riguarda le persone con disabilità è il progetto parmense del Laboratorio “Il Porto di Coenzo . Come riportato sul sito della cooperativa che gestisce il progetto, “il Porto di Coenzo nasce alla fine del 2002 con l’obiettivo di dare una risposta concreta alle persone con disabilità fisica ed intellettiva situate sul territorio della Bassa Est Parmense”. In un’intervista a The Bottom Up, la coordinatrice del Laboratorio Lucia Zafferri afferma: “il Porto di Coenzo è nato in risposta ai bisogni di soggetti con disabilità residenti sul territorio, perché prima non esisteva nessun servizio rivolto alla disabilità. Quando è stato ideato il progetto, l’obiettivo era quello di sviluppare l’autonomia personale attraverso una serie di attività, tra cui quella occupazionale”. Il Laboratorio è di tipo socio-occupazionale, in quanto si incentra su attività lavorative di diverso tipo, con una specializzazione nella lavorazione della carta: bomboniere, biglietti per momenti speciali, album e ricettari.

Fonte: Il Porto di Coenzo

 Il Laboratorio si concentra anche sulle esigenze delle persone con disabilità, in quanto le ore e le modalità di lavoro sono flessibili. Come afferma Zafferri, «il Laboratorio occupa la persona con disabilità in base al percorso che si individua assieme ai servizi sociali e alla famiglia, e stabilisce un dialogo costante con questi ultimi».

Francesca Tosi

  

Fonte foto di copertina: Alessio Mingiardi/Disability Pride Network

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