“Non sotto i miei occhi”: Doctor Who e l’ISIS

“Non sotto i miei occhi”: Doctor Who e l’ISIS

è una delle serie di fantascienza più amate della storia della televisione, che rivaleggia con per fandom e addirittura vince per numero di stagioni (il Dottore ne ha avute 26 classiche e 9 del reboot degli anni duemila, con la nona andata in onda l’anno scorso e la decima in arrivo l’anno prossimo). La vecchia serie era limitata dal budget e dalla tecnologia ancora poco avanzata; il reboot, sebbene per le prime due o tre stagioni (ovvero il tempo necessario a per trasformare anche il reboot in un nuovo cult – senza nulla togliere a Christopher Eccleston, che ha interpretato il Dottore nella prima stagione del reboot) avesse condiviso in qualche misura il problema, successivamente fu libero da questo genere di condizionamenti. storie di viaggi, di esplorazione, di novità, di futuro e passato, ma soprattutto sono storie di umanità (e non il Dottor Who, come spesso si dice erroneamente), che è un alieno umanoide appartenente alla razza dei , ha poteri enormi e mai ben quantificati (tra cui la rigenerazione, che gli consente di ottenere un nuovo corpo e sopravvivere quando viene colpito a morte, da cui la numerazione dei vari Dottori), eppure spesso appare molto più umano di molti dei personaggi secondari. C’è un episodio in particolare, però, che ha catturato la mia attenzione. , lo showrunner delle prime quattro stagioni del reboot, e riporta quel senso di voglia di esplorare e soprattutto , mutaforma rosa ricoperti di quelle che sembrano ventose, i principali antagonisti dello speciale per i cinquant’anni di , incontrare il decimo, David Tennant, e una sua versione passata, interpretata da . Dalla storia raccontata in quell’episodio si dirama un filo che porterà al dittico “The Zygon Invasion” / “The Zygon Inversion”, che è appunto l’episodio in questione. Matt Smith, David Tennant e John Hurt in “The Day of the Doctor” e vivere in incognito assumendo forma umana. In “The Zygon Invasion”, però, si scopre che per sé, e per farlo è disposta a tutto: nello specifico, costringe gli Zygon a mutare forma e rivelarsi per ciò che sono, impedendo loro di proseguire la loro vita nell’anonimato mutaformato. Vi ricorda niente? No? Allora aggiungo che, nelle due puntate, il governo è terrorizzato da questa prospettiva e pensa di L’episodio è un’eccellente rappresentazione della crisi attuale dei rifugiati e della paura che tra di loro si nascondano dei terroristi: , con il suo essere pronta a tutto nonché abilissima a nascondersi tra i “nemici” è , ovvero un gruppo di estremisti che vuole la guerra mentre la maggioranza del loro gruppo di appartenenza (i musulmani, come gli Zygon) vuole solo poter vivere in pace, magari nei paesi europei che sono riusciti a raggiungere. Gli episodi sono andati in onda il 7 novembre scorso, pochi giorni prima degli attentati di Parigi, e delineano molto bene il quadro: le grida disperate dello Zygon costretto a forza a mutare forma che voleva solo vivere una vita pacifica e i continui richiami del Dottore alla calma sembrano rendersi necessari, e , ricorrente nella serie – dato che, senza spoilerare troppo, la guerra ha un ruolo molto importante nella storia del Dottore – e lo fa con l’intensità con cui lo pronuncia e la rabbia con cui richiama alla memoria i suoi ricordi della Guerra del Tempo (sarebbe troppo lunga da spiegare – e piena di spoiler). Non consentirà alla cellula guerrafondaia degli Zygon di distruggere la Terra, un pianeta con tali e tante potenzialità ancora inespresse, non sotto i suoi occhi. porta lo spettatore in mondi diversi o in tempi lontani per insegnarci e mostrarci cosa vuol dire essere umani Il dodicesimo Dottore subito dopo la rigenerazione aveva qualche problema con gli abbracci. [un grazie speciale a Solune che mi ha accompagnato nel fantastico mondo del Dottore!] Clicca per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su Google+ (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)