Daenerys, bruciaci l’Eurovision!

Daenerys, bruciaci l’Eurovision!

Il presente articolo non fa spoiler sul finale di Game of Thrones – anche se, arrivati a questo punto, ve li meritereste proprio – . La natura paradossale di ciò che gli autori del presente sono stati costretti a vedere ha trovato la sua forma finale in un dialogo brechtiano. Speriamo che vi piaccia, perché a noi l’Eurovision proprio c’è rimasto qua. Buona lettura. : De Monte, siamo qui per commentare questa finale dell’Eurovision song contest. Lei, che da uomo di Mondo è più addentro al mondo dei festival musicali, come commenta la scelta di aprire con un Flavio Insinna che cita l’interpretazione di John Turturro nei panni di Primo Levi in : Maestro, io vorrei chiarire una cosa che so perché ho visto il futuro prossimo (la fine della serata dopo quattro ore di dolore fisico crescente): . Raccontatemi quello che volete, ma se si escludono due, massimo tre brani (tra cui quello di Mahmood), non c’è nulla di musicalmente non dico rilevante, ma attinente. Detto ciò, non so se sia peggio quella scelta o la camicia con le facce sua e di Federico Russo, che però non mi sento di criticare in quanto estimatore delle camicie psichedeliche, e non le nascondo che io un po’ la vorrei. : In questo periodo storico segnato dall’avanzata dei sovranismi, in cui persino : Vorrei dirle che si tratta chiaramente di una mossa volta ad accaparrarsi i voti degli immigrati negli hotel pagata con i soldi di Soros, ma mi spiace dover sentenziare che per una volta presentiamo una canzone che ha un qualche valore (pur se ristretta nel suo ambito, quello del pop da classifica). : Per di più il cantante di orgini egiziane si presenta con un brano, : Ecco, qui si centra il punto, cioè che il giovinetto sogna una vita in Germania e vuole ingraziarsi la cancelliera. : All’Eurovision la concorrenza è serrata, ricordiamo alcuni concorrenti straordinari come Conchita Wurst ma soprattutto l’Epic Sax Guy. Potevamo davvero sperare di riportare l’ambito trofeo in Italia che manca nel nostro palmares dai tempi di Toto Cutugno? : Molto bene le presentazioni degli artisti in location uniche di Israele. Non si poteva fare anche un salto negli insediamenti israeliani in Palestina? : Vabbè ma qui lei mi cade, è chiaro che l’ufficio per la promozione del turismo palestinese ha presentato un programma inevitabilmente pacchiano e sopra le righe, e dunque è stato scelto quello, molto più sobrio, dell’ufficio per la promozione del turismo israeliano. : La repubblica ceca suona in un playback vergognosamente sgamabile. A questo punto non era meglio non suonare? , leggendario proto talent per bimbi prodigio di Mike Buongiorno. Prima presa di coscienza del fallimento per quelli della nostra generazione.] : L’antenato di tutti i programmi per giovani talenti, praticamente quest’uomo è l’antenato de [In realtà l’esibizione di Lazarev è anche carina, con una coreografia che gioca su schermi e specchi.] : Molto carina ma arrivato a questo punto della serata il mio udito era già evanescente per via dei timpani sanguinanti. : Pensi, De Monte, che lo ha fatto per i nostri cari lettori. : Il tipo di San Marino mi sembra un po’ un misto tra Enzo Miccio e Amanda Lear. Per presenziare qui ha vinto il festival della canzone sanmarinese? : In verità è un presentatore televisivo turco che San Marino ha scelto in mancanza di altro. Questo l’ho letto sulla , del quale sono assiduo lettore in quanto servo al soldo dei poteri forti. : C’è una cantante della Macedonia del Nord, quindi esiste anche una Macedonia del Sud? :  Sì, e appartiene alla Grecia, il che alla Macedonia del Nord piace molto poco – così come inevitabilmente alla Grecia piace poco che esista una Macedonia del Nord non greca. Se non sbaglio la Macedonia del Nord è ambita anche dalla Serbia, ma la geopolitica balcanica è molto complessa dunque non vorrei sbilanciarmi. : A me invece son piaciuti assai! E poi abitano vicino a me, come si fa a non amarli? : Kobi Marimi si presenta in casa con una canzone su casa e piangere, un po’ un Emanuele Filiberto israeliano. (il ritornello della canzone dell’Olanda, che mi ricordo solo perché me lo sono appuntato, talmente bella e memorabile era la canzone) l’ho già sentito da qualche parte: e infatti è il titolo di una bella canzone di Amy Winehouse. : Temo che una contesa al tribunale dell’Aia non avrebbe un esito scontato. comincio ad accusare il colpo di essermi sottoposto a questo supplizio e ho una leggera nausea , non aiutata da Insinna che pitocca voti a destra e a manca. : Il garzone medievale dei Keiino che fa i versi strani vincitore morale. : Ma l’Islanda oltre la sfera del tuono doveva vincere tutto! : Molto carina la cantante australiana che sembra la tipa di Frozen. CHE POI (perché, come ci insegna ancora Il Post, l’Australia è il paese extraeuropeo dove l’Eurovision fa gli ascolti maggiori) . Due ballerini con appese sulla schiena le bandiere di Palestina e Israele si abbracciano alla fine dell’esibizione. Il messaggio è abbastanza chiaro e anche logico. L’ si è affrettata nella notte a dichiarare che l’Eurovision non è un evento politico e che questa parte dell’esibizione non era nelle prove. A lei De Monte, sembra un messaggio così pericoloso dal quale prendere le distanze? : Decisamente no, ma probabilmente l’ufficio per il turismo israeliano avrà avuto qualcosa da ridire. Per esempio che i colori della bandiera palestinese non si intonano con quelli delle sdraio extralarge occupate da Insinna nel prequel di ‘sta carnevalata. C’è poi il fatto che, con tutto il bene, Madonna non è più musicalmente rilevante da almeno dieci anni. Sappiamo che io ascolto solo gente strana che mugghia su un tappeto di doppia cassa e chitarre a motosega, ma Madonna non imbrocca un singolo da un bel pezzo. E il brano che ha cantato qui, stonatissima, non fa eccezione. : Diamole però il merito di aver stonato dal vivo e non in playback. dovevamo dare ragione a Salvini che voleva mandare Ultimo a cantare : Dopo un rapido controllo scopro che Ultimo è nato a Roma, dunque egli stesso un terùn! Maestro, io comunque mi sono molto divertito in questo scambio di idee intellettuali però per pietà