Armi, in vigore il regolamento che rende più facile acquistarle

meno restrittiva la normativa sul possesso di armi detenute legalmente in Italia. Basterà un’email per certificarne il possesso e sparirà l’obbligo di avviso a familiari o conviventi per ottenere la licenza. Dunque, meno restrizioni e rigide regole. Sarà forse un ritorno al Far West? , l’ha accolta a braccia aperte. Difatti già a febbraio, in piena campagna elettorale, all’ – fiera vicentina di armi e caccia – il leader della Lega Nord siglò un documento in cui si impegnava a rendere il meno restrittivo possibile il recepimento della direttiva europea , come Kalashnikov Ak-47 e il fucile semiautomatico Ar15 – spesso utilizzato nelle stragi nelle scuole americane – da detenere più facilmente. da 15 a 20 per le armi corte e da 5 a 10 per le armi lunghe ; la durata delle licenze del porto d’armi per la caccia e a uso sportivo diminuisce da 6 a 5 anni. Le “armi sportive” che si possono detenere passano da 6 a 12. Svanisce l’obbligo di avvisare i propri conviventi maggiorenni di possedere armi. : non solo più gli iscritti alle specifiche federazioni aderenti al Coni, ma anche gli iscritti a federazioni di Paesi Ue, gli iscritti alle sezioni del Tiro a segno nazionale, agli appartenenti alle associazioni sportive dilettantistiche affiliate al Coni, dunque anche i campi di tiro privati se gestiti da associazioni affiliate al Coni. “Viviamo in un paese in cui è possibile sapere quanti cellulari o automobili possiedono gli italiani, ma non quante armi da fuoco analista dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa, commentando la nuova norma. , secondo cui il numero più accredidato di armi da fuoco in Italia . Eppure nonostante l’assenza di studi recenti sul numero di armi nel territorio italiano, per , siamo il primo paese del G8 per numero di omicidi commessi dopo gli Stati Uniti. – che in questi giorni si sta discutendo in parlamento – sulla he si fonda sul concetto di eliminazione del principio di proporzionalità tra offesa e difesa. Ma chi sono gli italiani che usano una pistola per legittima difesa? Solo il 14% – secondo un report di ben quattro anni fa della Commissione Europea – a dispetto del 50% dei civili americani. Chi userà e che beneficierà, invece, in futuro di questa nuova norma? Difficile prevederlo, quello che, invece, potrebbe essere spunto di riflessione è l’aumento, sostenuto da alcune mappe, delle nel Belpaese. Cosa potrebbe accadere se a questo preoccupante e drammatico trend venisse affiancata una diffusione delle armi da fuoco?