Cose che si potevano comprare al posto di Neymar
“Ci sono cose che non si possono comprare” recita un noto spot di una carta di credito. Spot che probabilmente il nostro Al Khelaifi non ha mai sentito, dato che gli è molto più comodo portarsi dietro schiav… pardon, uomini fidati con valigette piene di contanti. Del resto, se vuoi aggirare numerose leggi della giustizia del calcio per comprare un singolo giocatore per duecentoventidue milioni di euro, gli assegni ed i bonifici sono piuttosto scomodi. Già, perchè la trattativa che ha portato Neymar al Paris Saint Germain, un affare da oltre mezzo miliardo di euro, non è del tutto legale. Al Khelaifi, per non far risultare una spesa del genere nel bilancio della squadra di Parigi, cosa che azzopperebbe i conti e farebbe esplodere i contatori del Fair Play Finanziario, ha di fatto consegnato i 222 milioni a Neymar stesso, che ha usato questi soldi per pagare – a questo punto, di tasca propria – la clausola rescissoria con il Barcellona e, da svincolato, accasarsi a Parigi. Ma non voglio soffermarmi su questo, o su quanto bene/male possa fare uno dei cinque migliori giocatori al mondo in una squadra che punta con decisione a vincere la Champions League. Mi voglio soffermare su quella cifra, quei duecentoventidue milioni. E se Al Khelaifi avesse deciso di non investirli su Neymar? Cosa avrebbe potuto fare con questa somma in alternativa? E – indirettamente – cosa avreste potuto fare voi? Prendere la migliore stanza al President Wilson Hotel di Ginevra. Per 13 anni. L’hotel President Wilson è uno dei più cari al mondo già di per sè , ma batte tutti con 46Mila dollari a notte per avere milleseicentottanta metri quadri (la “stanza” d’albergo più grande del mondo), dodici camere, dodici bagni in marmo, pianoforte Stenway a coda, un tavolo da biliardo, una collezione di libri antichi, una palestra privata ed un ascensore dedicato. Senza contare la vista panoramica a 360 gradi sul lago e sul Monte Bianco. Ecco, potreste vivere tredici anni consecutivi in questa stamberga. Se siete patiti di orologi, sapete già di cosa sto parlando. Altrimenti, sappiate che questo è l’orologio più costoso al mondo, il primo a moto perpetuo mai costruito. E questi ventuno non sarebbero “comuni” versioni in oro giallo (di cui sono stati costruiti 281 esemplari) o in oro rosa (58), ma della più rara e – come si legge sul sito ufficiale – elitaria versione, quella in acciaio inossidabile. Unico problema, voi potreste sì comprarne 21, ma ne esistono solo quattro. Comprare la villa di Al Capone a Miami. Per ventisette volte. Avreste in questo caso un compagno: Mino Raiola. Il procuratore ha infatti da poco comprato la villa di Al per il ridicolo prezzo di otto milioni di euro. Otto camere, sei bagni, giardino da tremila metri quadri, marmi bianchi ed una piscina esterna affacciata sull’oceano. Ma perchè averne una quando puoi averne 27? In un improvviso attacco di mecenatismo, decidete di investire nella cultura. Ma perchè aprire un’ala di un museo o regalare delle opere, quando si può compiere la più famosa delle opere incompiute? In nove anni, pagando circa venticinque milioni all’anno, la Sagrada Familia sarebbe completata, e vi rimarrebbe pure qualcosa per le spese impreviste. Gaudì chi? Sarebbero suppergiù 6406 chilogrammi d’oro, più che sufficienti a far realizzare novantaquattro statue, a grandezza naturale, del brasiliano. E questo secondo me, più di tante altre cose, rende l’idea dell’enormità della spesa per un giocatore. E di quanto vi piaccia il luccichio. Si, lo so. Non siete abituati a sentire la parola “affitto”. Però nessuno mette in dubbio che possiate comprarlo, solo che con i 222 milioni che avete in questo momento nella valigetta potete solo affittare Disneyland Paris per 41 giorni. Tutto compreso, figuranti e staff al lavoro. Solo che gli unici clienti siete voi. Direi che ne vale la pena, pur di saltare la coda. Rang Yai è un’isoletta della Thailandia, meta turistica importante, sia per le spiagge e una piccola barriera corallina che per essere stata set di un film di James Bond. Ecco, per 222 milioni potrebbe essere vostra. Potreste arricchirvi ulteriormente costruendo alberghi, oppure chiuderla ai turisti e vivere la vostra pensione dorata qui. A voi la scelta. Eddai, si sa, andate ancora al McDonald. Ecco per voi cinquantotto milioni abbondanti di menu Big Mac. Consiglio però di non spendere i soldi tutti in una volta, ma di dilazionarli in anni. Altrimenti potreste non avere il tempo di spenderli tutti. “Space Adventure” propone di viaggiare fino alla Luna, farci un giro intorno, galleggiare un po’ in assenza di gravità e tornare a casa. Prezzi modici, 110 milioni a biglietto. Ecco, voi potreste rimettervi in coda (non particolarmente lunga, per la verità) appena atterrati. “Sotto il profilo stilistico, la Sweptail presenta un tetto decisamente rastremato, al punto che parabrezza, cielo in cristallo e lunotto sembrano senza soluzione di continuità e regalano un’eccezionale luminosità all’abitacolo della vettura, oltre a snellirne forme e dimensioni non proprio contenute; lo sviluppo in lunghezza supera i 5,6 metri. Frutto di un incessante lavoro d’affinamento, durato oltre quattro anni, la Sweptail affonda le radici nel passato Rolls-Royce ispirandosi alla Phantom I Round Door del 1925, carrozzata da Jonckheere, e alla Phantom II Streamline Saloon del 1934, disegnata da Ward. Quanto alla meccanica, sottopelle pulsa il noto V12 aspirato a benzina di 6.749 cc da 460 cv, abbinato a una trasmissione automatica a 8 rapporti del tipo mediante convertitore di coppia. [ Potreste esporre in casa un gran numero di opere dello scultore transavanguardista. Però dovete sbrigarvi, prima che passi a miglior vita, sennò rischiate di poterne prendere solo la metà. Anche se si sa, un falegname le farebbe meglio. Clicca per condividere su Google+ (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
