Una cosa su The Voice, o il mio momento Lester Bangs

Il maestro Batisti sottopone questa cosa ai miei occhi. 

Poi, in seguito alla mia prevedibile reazione, mi istiga a scrivere un instant article trasudante odio.

La Casarini appoggia la mozione.

Dunque.

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Non avete idea della strada tortuosa percorsa per arrivare a questa gif 

Non so bene da dove a cominciare a descrivere il male che rappresenta questa performace, e un po’ non vorrei neanche, perché c’è un problema di fondo nella sua esistenza, ovvero il fatto che in RAI ormai si sia ormai perso ogni contatto con la realtà

Che Elettra Lamborghini (che di mestiere fa l’ereditiera, mestiere che indubbiamente contribuisce in maniera personalissima al suo originale output artistico) faccia la giudice ad un programma di musica lo trovo quantomeno bizzarro, sebbene musicalmente la ammiri più di quanto stimi un altro dei giudici del programma, ovvero Gigi D’Alessio. Nonostante la morale comune e il perbenismo italiani si adoperino per qualificare Gigi D’Alessio come un raffinato musicista, secondo la mia modesta opinione se fai musica discutibile, fai musica discutibile, e la tua autorità musicale ne (disastrosamente) consegue.

È inoltre evidente che il povero Morgan, che con l’arrivo dell’indie italiano vede la musica alternativa sbiadire dall’orizzonte degli interessi dei produttori musicali, debba reinventarsi per magna’ e si trovi dunque costretto dai morsi della fame a partecipare a questo evento imbarazzante di The Voice, di cui il video è un’emanazione sconcertante, per usare un eufemismo. Ricordiamoci affettuosamente che l’uomo, oltre ai dischi bomba coi Bluvertigo e alla sua pregiata carriera solista, ha suonato sul miglior disco del Battiato recente, dov’era compare di Gavin Harrison (dei King Crimson) alla sezione ritmica.

Detto questo.

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La scena si apre con una estemporanea intro di pianoforte eseguita (forse) da Morgan e D’Alessio, con il primo che poi suona al basso l’iconica intro del brano oggetto di questa mia missiva a tutti voi ancora dotati di canali auricolari funzionanti: Feel Good Inc. dei Gorillaz. Morgan comincia a cantare – e fin qui tutto bene –, ma poi arriva l’istrione, il maestro neomelodico, che in un inglese imbarazzante e la stessa convinzione che avevo io alla quarta volta in cui ripetevo filologia germanica non fa che cominciare la sagra dell’aberrazione. Perché poi arriva Guè, novello De La Soul (santo iddio), e piazza lì un rap scritto dal figlio dodicenne di D’Alessio (questo fa supporre la prosa intricatissima) – e poi COLPO DI SCENA entra la Lamborghini che “interpreta”, in maniera auto-citazionista, uno spezzone di una sua produzione– IN SPAGNOLO, SENZA ALCUNA ATTINENZA AL BRANO –, dimenandosi un po’ in un vestito palesemente sottratto a Morgan, che lo conservava gelosamente da tempi migliori. Si chiude poi tutti insieme con un ultimo ritornello, arriva Simona Ventura, sigla.

Io mi chiedo: chi ha approvato un cotale scempio? Perché ci sta che qualche zelante autore di The Voice abbia pensato a Feel Good Inc. come pezzo da coverizzare: la conoscono praticamente tutti, se non altro perché l’hanno sentita in qualche pubblicità, ed è relativamente semplice. Ma poi c’è tutto quello che è stato costruito sopra, e il fatto che, a carrozzone messo su, nessuno si sia resto conto di che cosa fosse appena stata, indelebilmente, creata. Non dovremmo però sorprenderci, in quanto, a giudicare dai commenti su Youtube, non è la prima volta che a The Voice perpetrano scempi del genere: c’è già stata una versione sbracatissima di Viva La Vida dei Coldplay a opera di Riccardo Cocciante, Noemi, Piero Pelù e RAFFAELLA CARRA’, un evento piuttosto surreale, ma almeno ognuno di loro è un musicista vero (ok, a parte la Carrà – che però sa cantare). Qui è quasi come se ci fosse stata una volontà criminale di rovinare tutto apposta, e di metterci dentro più cose possibili nel modo più casuale possibile per alimentare la pira.

Intendiamoci: non prendete questo mio momento Lester Bangs come una riflessione seria sul perché in Italia non ci meritiamo nulla, in termini di musica di qualità. Se volete un indizio su come dovreste prenderlo, per citare un saggio:

“65 Mbps in download e Rai Play non carica*

Reddit Soccer Streams va in full HD

Mannaggia il canone, mannaggia” 

Sipario.

Torno alla mia musica.

*mentre scrivevo questa roba volevo sentire i Subsonica al Primo maggio: ho dovuto scendere in soggiorno a vederli in TV. 

Guglielmo De Monte
@BufoHypnoticus 

 

2 pensieri su “Una cosa su The Voice, o il mio momento Lester Bangs

  1. Pur essendo il programma deludente e noioso, questa pacchianata-Gorillaz ha fatto molto parlare di sé, nel bene e nel male, quindi non si può negare che abbia avuto una certa qual forza comunicativa. Secondo me il grande punto debole di questa esibizione è Gue, che è veramente piatto e moscio, perché fino a quel momento Morgan e Giggi avevano davvero conquistato la mia attenzione…

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