Il giro del mondo in 8 notizie #8

Siamo tornati, puntuali come promesso con la nostra speciale selezione di notizie e articoli delle ultime due settimane. , o perlomeno un nuovo tentativo. L’esplosione di una bomba ha ferito trenta persone, senza fare, per fortuna, nessuna vittima. La polizia ha identificato un sospetto. Secondo gli esperti, l’ordigno era fabbricato in casa, con componenti e principi simili al tragico attentato nello stadio di Manchester , ma qualcosa è andato storto, e l’esplosione non è avvenuta. O almeno, non al massimo del suo potenziale. The Parsons Green bomb had the hallmarks of an ISIS-favoured chemical explosive, according to security experts della metropolitana, ed era sicuramente destinato a una delle stazioni più affollate nel percorso, ma un difetto di fabbricazione l’ha fatto detonare in anticipo e in modo meno virulento. Le prove sembrano puntare a , piuttosto che a una cellula dell’Isis vera e propria. Una piccola consolazione, ma poteva andare molto peggio. , e se da un certo punto di vista il risultato appare scontato, i pieni risvolti di questo avvenimento sono tutto fuorché prevedibili. , per citare l’articolo qui presente, si comporta “come se avesse già vinto” e di fatto il clima generale pare confermarlo. L’economia tedesca rimane decisamente solida e il rigore della cancelliera piace a chi teme derive populiste. chi formerà il governo in Germania, e in che modo ciò influirà sulle politiche europee? I socialdemocratici, storici alleati del partito della Merkel, vogliono ritrovare se stessi e la propria identità di sinistra, imbavagliata da anni di governo di coalizione. D’altro canto, un’alleanza con la destra antieuropeista che guarda con favore verso la Russia di Putin, appare improbabile. Liberali e Verdi potrebbero essere altri candidati papabili. Fra circa una settimana ne sapremo di più. Nel frattempo, si respira è quasi un manuale: un manuale su come mettere in atto un genocidio e restare impuniti, fra l’inerzia degli apparati internazionali e l’indignazione di una parte dell’opinione pubblica, che purtroppo non basta a cambiare le cose. Questo articolo del magazine , in modo da rendere insensibile e connivente l’opinione pubblica nazionale; prima sporadiche, poi sempre più frequenti, in modo da indurli ad andarsene; e dipingere la comunità come un pericolo per tutti gli altri. Un tale elenco sembrerebbe a prima vista sufficiente affinché l’ONU si mobiliti per la salvaguardia dei Rohingya; invece loro continuano a scappare, a morire in mare o al confine con il Bangladesh o sul confine fra Thailandia e Malesia. nell’area, perciò qualunque mozione all’ONU è sicura di incontrare il suo veto, come anche quello della Russia. Inoltre decretato da una corte di giustizia, non è genocidio. Peccato che la disumanizzazione, l’isolamento e l’indebolimento della comunità siano le L’uragano Irma è passato e il capo dell’Agenzia di Protezione dell’Ambiente ha detto che “il tempo e il luogo per discutere gli effetti di queste tempeste non è adesso” . Potrebbe sembrare un controsenso, finché non ci si ricorda che Scott Pruitt, politico del Partito Repubblicano, è stato nominato da Trump, di fatto per rendere inoffensiva la stessa istituzione a cui fa capo. Pruitt rappresenta tutto ciò che gli scienziati e i normali cittadini preoccupati dai recenti effetti disastrosi del cambiamento climatico, esecrano: è Hurricane Irma and why the only thing worse than climate change denial is acceptance Tuttavia, l’articolo non parla di questo: essere d’accordo con climatologi, ecologisti e con una buona porzione di individui informati, non è sufficiente. Molti, se non tutti, siamo colpevoli di un’altro comportamento, molto più pericoloso perché più facile: . Sappiamo che c’è un pericolo e che i disastri accadono per un motivo, ma ci culliamo nella speranza, o consapevolezza a seconda della posizione geografica, che il problema non toccherà noi per molto tempo . Alcuni, che pure avrebbero i mezzi per agire, preferiscono costruirsi bunker e fare scorte prima che sia troppo tardi. Peccato che quegli altri, per quanto non esenti dallo stesso peccato, siamo noi. sulla sua sconfitta alle elezioni dell’anno scorso, un memoriale che entra nei dettagli della campagna, dal suo disgusto per la retorica di Donald Trump fino ai suoi pensieri nel giorno delle elezioni. Il memoriale si intitola While you were offline: Hillary Clinton gave Trump a great book recommendation La sua risposta è stata un consiglio: Hillary ha pubblicato su twitter una foto del suo bestseller degli anni novanta, , rimasto per 18 mesi nella classifica del New York Times e che le valse nel 1997 un . Ok, direte, ma qual è il punto? Il tweet mostra una ragazzina di dodici anni rischia di essere incriminata per la produzione e condivisione di materiale pedopornografico . Cos’ha fatto? Ha inviato una foto in topless a un pedofilo online. L’uomo l’ha bombardata con richieste sconce da un falso account e lei, estenuata dalla pressione continua, ha inviato la foto. Successivamente ha smesso di rispondere, mentre le richieste si facevano più pesanti, e ha detto tutto alla madre, la quale si è rivolta alla polizia. La polizia però ha informato la ragazza e la madre che c’è il rischio che quanto accaduto finisca sulla “i dipartimenti in questi casi seguono il buon senso nel decidere quando ciò non è opportuno” . Il pedofilo, invece, non è ancora stato trovato. Una storia dal sapore di , che per il momento rimane in sospeso, nella sua piccola triste assurdità. , all’italiana, ma in seguito i madrelingua inglese l’hanno modificata nel più familiare (per loro) ‘Ghifs’. indiscussi delle immagini più divertenti, per quanto gli occhiali da sole e Michael Jackson con i popcorn siano anch’essi piuttosto popolari. L’articolo stranamente non menziona Gifs a tema felino. Probabilmente è stato scritto da un cinofilo. ha finito la sua missione, ed è stata ‘sepolta’ sulla superficie di Saturno. Un finale col botto che ci ha regalato finora del pianeta ad anelli. Il video non ha bisogno di ulteriori presentazioni. “I think that’s one of the more outrageous comments that anyone could make, and certainly something that I think is a fireable offense by ESPN.” Il segretario della stampa della Casa Bianca Sarah Huckabee Sanders chiede il licenziamento di una giornalista ESPN per aver chiamato Donald Trump “un suprematista bianco”. rimaniamo nel tema del cibo con un’espressione oggi forse meno comune, ma molto dolce. Il . Nell’opera, Lady Macbeth esprime i suoi dubbi sul fatto che il marito abbia i nervi abbastanza saldi da poter commettere un omicidio e usurpare il trono, perché . Poi ovviamente muoiono tutti, quindi il latte doveva essere andato a male. Clicca per condividere su Google+ (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)