Il giro del mondo in 8 notizie #7

Il giro del mondo in 8 notizie #7

Del resto settembre, come gennaio, è un mese di nuovi inizi. E allora cominciamo! Noterete un tema ricorrente nella nostra rassegna di oggi. Iniziamo a bomba (ok, mi flagello da sola per questa battuta) con la notizia che . Forse addirittura missili intercontinentali. Al momento, gli avvenimenti si succedono in modo frenetico. Dall’articolo della BBC: “The South has carried out live-fire exercises in response to the test. The US has warned that any threat to itself or its allies will be met with a “massive military response”. The North says it tested a hydrogen bomb that can fit on to a long-range missile.” la Corea del Nord ha condotto numerosi test di missili nucleari , tra cui uno pochi giorni fa che ha sorvolato il per valutare come rispondere all’atteggiamento provocatorio del paese, che afferma di avere test in corso per produrre missili con bombe a idrogeno. Immagine dei test diffusa dalla Corea del Nord lunedì. Fonte: BBC . Gli allagamenti a Houston non rappresentano solo un danno enorme a case, persone e attività, ma anche . Si temono attacchi di colera, tifo e altre malattie infettive. L’inondazione ha coinvolto il 30% della quarta città più grande degli Stati Uniti, e  l’articolo del New York Times approfondisce in particolare i rischi legati ai , il cui allagamento avrebbe causato perdite di piombo, arsenico e altri elementi inquinanti e dannosi per la salute. Inoltre, , con quasi 500 centri. Le strutture danneggiate dall’uragano hanno rilasciato nell’atmosfera circa fra cui benzene e ossido di azoto. Al momento, tuttavia, la maggiore preoccupazione è costituita dalle case in cui la gente si è ritrovata a camminare in mezzo all’acqua; case che dovranno essere, non solo prosciugate, ma anche bonificate. “Quell’acqua è contaminata e ha contaminato le case. Lo sappiamo da subito.” I nostri consigli per i click cominciano con un interessante articolo dal . Ora che le elezioni in Germania sono alle porte, il giornale propone , le sue sorelle e i genitori raccontano il loro viaggio periglioso, la sfida dell’integrazione e le difficoltà nell’apprendere il tedesco e navigare le contorta burocrazia. Two years on, has Angela Merkel’s welcome culture worked in Germany? , ma prende in considerazione anche i problemi. Ciò che colpisce, da expat, è quanto questi problemi siano simili all’esperienza di tanti che espatriano in Germania: Ruaa parla della sua sorpresa nello scoprire i difetti del suo paese di accoglienza, il freddo dogmatismo degli insegnanti, i burocrati che “sembrano voler sempre scaricare le responsabilità su qualcun altro”, . Una lettura che dimostra quanto le esperienze di espatrio possano essere svariate e allo stesso tempo straordinariamente simili, e che in fondo siamo tutti uniti di fronte al nemico comune: , un negozio online dedicato a opere trasgressive e insolite, descritto come . Verso l’inizio della loro avventura da imprenditrici, Gazin e Dwyer hanno notato che : rispondevano tardi alle mail, impiegavano un tono paternalistico ed erano spesso maleducati e accondiscendenti. Le due hanno deciso di fare un test: , un cofondatore, da utilizzare per interagire con i personaggi più difficili. Ha funzionato. Two women entrepreneurs invented a cofounder named “Keith” to be taken seriously. It worked La biografia di Keith secondo Gazin e Dwyer era quella del macho modello: ex giocatore di football, sposato, felice di “aiutare le ragazze nel loro piccolo progetto finché non troveranno marito”. Nell’interazione con Keith, gli stessi collaboratori che trattavano le due donne con sufficienza erano solleciti e quasi ossequiosi. Le risposte per cui prima Penelope e Kate aspettavano giorni, erano adesso immediate. Come l’articolo di Quartz fa notare, non è sorprendente che il metodo funzioni, del resto le donne hanno usato pseudonimi maschili per molto tempo, soprattutto scrittrici come le sorelle Brontë o George Eliot. Ciò che più che sorprendere infastidisce, è che questi meccanismi siano ancora gli stessi. E Keith? Ora che il sito è consolidato e operativo, Penelope e Kate hanno trovato collaboratori più… collaborativi. Inoltre, affermano che l’esperienza nei panni di Keith ha insegnato loro a essere più dirette e meno accomodanti. Keith al momento, non essendo più necessario, ha lasciato l’azienda per fare il papà a tempo pieno. Chiudiamo i nostri consigli con una notizia di letteratura originale e un filo spiazzante su e molto altro ancora. Lo scrittore, scomparso nel 2015 dopo una lunga lotta contro l’Alzheimer, aveva lasciato disposizioni affinché . In che modo e per quale motivo? Lo scopriamo in questo pezzo del Guardian: i suoi desideri sono stati infatti esauditi. Esatto: l’hard drive contenente tutti i lavori incompleti di Pratchett è stato schiacciato con un la moderna tecnologia non può nulla contro la potenza della Rivoluzione Industriale. “E non provate a scrivere sequel, capito? Sennò sotto il rullo ci finite voi!” Fonte: The Guardian le dimensioni sono diminuite in modo direttamente proporzionale all’aumento della potenza . Insomma, c’è di che stare allegri. Inoltre, ci sono quelle tanto belle immagini d’epoca dei funghi atomici. differenza fra le bombe a fissione nucleare del passato e le bombe a fusione di oggi , più piccole e con una potenza esponenzialmente maggiore. Scopriamo poi che nove paesi possiedono armi nucleari, e che nel mondo sono presenti circa in caso di… necessità? Abbiamo comunque fatto progressi, passando da una stima di 70.000 armi nucleari presenti nel mondo negli anni 80, alle circa 15.000 di oggi. Inoltre, Non vi spaventate per il rumore d’inizio del filmato. Quella è l’esplosione. Fonte: Wired , o quantomeno di cercare accordi con il governo adattando le proprie politiche sui contenuti. Secondo il nuovo ministro delle comunicazioni, ci sarebbe un dialogo in corso con le piattaforme finalizzato a permettere loro di operare con maggiore libertà nel paese, purché aderiscano alle , ma le persone accedono comunque utilizzando server intermedi (anche chiamati VPN). Western social media firms under fire as Iranians hint at dialogue over censorship . Nel caso di Instagram, per esempio, si sta discutendo il , che non potranno essere visualizzate nel paese. Dal momento che le piattaforme social rimuovono già contenuti violenti o pornografici, gli attivisti per la libertà di espressione temono legati ad altri ambiti, come la contestazione del governo, o la sessualità dell’utente. In Giappone, una compagnia sta studiando questa possibilità, e ha creato un robot chiamato Pepper, in grado di celebrare i riti buddisti e anche i funerali . In un momento in cui le donazioni ai templi sono in declino e i monaci lavorano sempre di più part-time, la compagnia ha creato un confratello robotico che potrebbe dare loro una mano. Quello che però si chiedono molti, soprattutto i monaci, è: continua la nostra serie di idiomi sulla frutta. Questo è particolarmente interessante, perché è presente anche in italiano. La “mela marcia”. Vediamolo insieme. A quanto pare l’espressione, usata come sappiamo per indicare una persona che si comporta male all’interno di un gruppo, deriva da un proverbio di origine latina del quattordicesimo secolo, secondo cui Il proverbio deriva ovviamente dallo spargersi di muffa, parassiti o malattie, nel cibo conservato tutto insieme, ma in senso metaforico si riferisce anche al fatto che , perciò se il singolo diventa una “mela marcia”, ne rispondono tutti. Insomma, uno non può nemmeno marcire in santa pace che subito sono tutti lì a darti addosso. L’espressione ha avuto una certa fortuna nella cultura popolare, anche se mai quanto la Clicca per condividere su Google+ (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)