Viitorul Costanta, la squadra del Futuro

Viitorul Costanta, la squadra del Futuro

Eddai, lo sappiamo. E’ il sogno di tutti. Avere una squadra di calcio, possedere un team e decidere contemporaneamente come farlo giocare. Essere contemporaneamente allenatore e presidente, scegliere i giocatori da comprare e decidere come metterli in campo. No problem, fuori rosa e presto venduto. Vuoi un giocatore a tutti i costi? Investi tutti i soldi che possiedi ed accontenta il tuo allenatore, che alla fine sei sempre tu. è l’unico modo, per i comuni mortali, di esaudire questo sogno distopico e bipolare. Ma per chi non è un comune mortale? Per chi incarna nella sua figura l’intera gloria calcistica di una nazione? Ed incarna anche il sogno dei fantaallenatori di tutto il mondo: ha fondato una squadra e la allena. Il problema che questo giochino di ricchi magnati si è trasformato in un sogno dorato: il Viitorul, questo il nome della squadra, ha vinto il campionato, E’ il 2009 quando Ovidiu, improvvisamente, diventa una città importante sulle mappe del calcio rumeno. viene infatti scelto come sede del Viitorul Costanta, neonata squadra di calcio che acquisisce il titolo sportivo dal team locale e debutta il III Liga. Il presidente è Gheorghe Hagi, stella più luminosa del calcio rumeno, dalla carriera travagliata e forse anche per questo ancor più importante. Diventa la stella della Steaua Bucarest che arriva in finale di Coppa Campioni, passa al Real Madrid, poi al Brescia che retrocede e viene promosso con lui in campo. Proprio le prestazioni con le Rondinelle gli valgono la chiamata del Barcellona. Al Galatasaray poi Hagi conquista una Coppa UEFA ed una Supercoppa Europea. Appena comunicata la decisione di ritirarsi dal calcio giocato, gli viene offerta la panchina della Nazionale Rumena. Comincia così un lungo giro che porterà Hagi ad allenare in varie squadre, tornando anche un paio di volte al Gala. Ma sempre più spesso ha dissidi con la dirigenza, incapace, a suo dire, di accontentarlo. E così Hagi decide di diventare allenatore della squadra che già possiede e sovvenziona, il Viitorul, appunto. Ma la squadra in realtà è nata con un intento più nobile di crearsi un regno. La volontà primigenia di Gheorghe è di far crescere giovani calciatori rumeni per lanciarli nel calcio che conta, nazionale e magari anche europeo. E’ il caso di Ianis, classe 1998, che di cognome fa Hagi. Il figlio di Gheorghe, dopo le giovanili nel Viitorul, è passato alla Fiorentina, dove quest’anno lo aspetta una stagione da comprimario. Le altre squadre rumene infatti si barcamenano economicamente per sopravvivere, in una politica fatta di successo istantaneo o fallimento su tutta la linea. Hagi ha invertito la rotta, facendo crescere con calma i giovani per rendere nuovamente importante la Nazionale. E lo sta facendo, vincendo. Già, perchè nel 2009 il Viitorul si trovava nel terzo campionato rumeno, ed alla fine della stagione 16/17 ha sollevato il primo scudetto della sua storia, qualificandosi per la Champions League. L’anno prima era arrivato un quinto posto, condito da passaggio in Europa League. Una crescita costante, che ha portato molti giocatori in pianta stabile in Under 21 ed alcuni anche ad esordire in nazionale maggiore. E’ il caso di Bogdan Tiru, vicecapitano, classe 1994, o Dragos Nedelcu, annata 1997. Insomma, Hagi ha deciso di mettere la sua conoscenza (ed i suoi soldi) non per il proprio divertimento personale o per un Football Manager nella vita reale, ma per far rinascere il movimento calcistico rumeno dalle basi: dai giovani. Clicca per condividere su Google+ (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)