“Future Baby”, dalla fecondazione assistita alla bioetica
        . Fu quello il giorno in cui, al reparto maternità dell’ospedale di Oldham, nel Nord dell’Inghilterra, hanno riscritto il copione della storia della medicina, trasformando la fantascienza in realtà: nel 2012, l’ i bambini nati grazie a tecniche di procreazione medicalmente assistita avessero superato i 5 milioni , illustrando procedure biologiche e ripercorrendo i corridoi delle principali cliniche dove ogni giorno vengono realizzati i desideri riproduttivi degli aspiranti genitori. La dirige il reportage dal particolare al molteplice, così come dal tronco di un albero genealogico si articolano i rami di una famiglia complessa. La narrazione ha inizio nei , dove viene mostrata al microscopio la tecnica di fecondazione in vitro. Chi si avvale della Fivet può scegliere di accogliere subito gli embrioni nell’utero della futura madre, oppure di In una camera di crioconservazione non si ibernano però solo embrioni, anche , maschili o femminili, a breve e a lungo termine. È qui che , indispensabili e preziosi per la nascita dei futuri bebè. Minuziosamente archiviati ed etichettati, questi materiali biologici possono essere richiesti su scala internazionale, anche per via delle numerose difficoltà di accesso ai trattamenti: le normative dei singoli Stati e l’obiezione di coscienza costringono infatti molte coppie a fuggire all’estero per avere figli. Si genera così il , quello stesso che porta ogni anno molte coppie italiane ad affidarsi a Intervistando uomini e donne infertili, o affetti da malattie genetiche, genitori single e coppie omosessuali, la regista Arlamovsky raccoglie alcune risposte e testimonianze che aprono le porte al controverso regno della La riproduzione assistita può assumersi numerosi ed evidenti meriti, come quello di aver decostruito lo schema della famiglia tradizionale attraverso il superamento del binarismo eterosessuale. . Eppure, queste avanzatissime tecnologie richiedono ancora interventi relativamente invasivi sui corpi delle donne, ad esempio la “superovulazione”. Ma è ancora più inquietante interrogarsi su ciò che accade quando un desiderio prende la forma dell’urgenza o del capriccio il diritto alla genitorialità sembra trasformarsi in un diritto al consumo. , come il peso. Non ci si limita a desiderare che i propri figli siano sani, devono anche essere elaborati in modo che i loro . Alcuni genitori richiedono figli alti per poterne fare dei campioni di basket. Alla : se il conto è cointestato, la proprietà è condivisa, e in caso di divorzio, rimane un bene come tutti gli altri, perciò ci si deve mettere d’accordo. L’ oggi avviene all’interno dell’utero di una madre surrogata, ma un domani si potrebbe arrivare al non si arresta quando i colori dello schermo si dissolvono in nero. È necessario prepararsi a valutare le conseguenze dello sviluppo tecnologico: quando un numero sempre maggiore di bambini sarà concepito senza un rapporto sessuale , allora non potremmo lasciarci semplicemente travolgere dalla fantascienza. Anzi, dalla realtà. Clicca per condividere su Google+ (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
