Il canto orfico di “Paterson”
e un giovane studente di Chimica pura dell’Università di Bologna metteva a punto la sua prima raccolta di scritti. Aveva 28 anni all’epoca, le persone che incontrava, i paesaggi che ammirava, erano la materia delle sue narrazioni . Manoscritto originale in tasca, si presentò alla sede della rivista letteraria . Aveva la «faccia piena e di color rosso, illuminata da un paio d’occhi celesti che esprimevano a un tempo sincerità e timidezza», ricordò Soffici. Si incontrarono più volte in quelle fredde giornate, al caffè delle Giubbe rosse e alla birreria Paszkowski, per discutere delle eventuali correzioni da apportare ai testi. Rimasto senza un soldo, Campana si trovò costretto a ripartire, non prima però di aver ceduto il suo manoscritto ai due scrittori toscani, con la promessa di darlo alle stampe. , ma accadde qualcosa che il giovane non avrebbe mai potuto prevedere: . E si trattava dell’unica copia autografa esistente. Seguirono cinque o sei lettere disperate, in cui Campana pregò Soffici di aiutarlo, invano. Raccolse tutte le sue forze, gli appunti e la memoria, e , che riuscì a pubblicare con difficoltà nel giugno del 1914. . Dino Campana era scomparso nel 1932, dopo aver trascorso gli ultimi 15 anni della sua vita in manicomio, ricoverato per una forma incurabile di psicosi schizofrenica. . L’arte della scrittura richiede costanza e dedizione. È un’attività ripetitiva ed esclusiva, «narrare significa occuparsi del tempo», scriveva , riportandole su carta. Lo scrittore è colui che sa rendere unica ed eccezionale la banalità della ripetizione, colui che accetta «la naturale tristezza del vivere» e la racconta. Così fa ), cittadino dell’omonima città del New Jersey che battezza la linea di pullman da lui stesso condotta. Ogni giorno Paterson si sveglia, fa colazione, osserva gli oggetti che lo circondano, ascolta le conversazioni dei passeggeri, consuma il pranzo sulla medesima panchina, torna a casa dalla donna che ama, Laura ( ), porta il cane fuori la sera e beve una birra seduto al bancone del solito bar. Che sia lunedì, giovedì o mercoledì, non importa; la vita è un viaggio giornaliero di andata e ritorno, scandito dai riti ripetuti che diventano argomento dei suoi componimenti. : ci hanno provato in tanti. Per citare solo alcuni film recenti: . Nel caso di Paterson, la figura del protagonista non è ispirata alla realtà, sebbene le sue poesie siano opera dell’autore americano Jarmusch si conforma quindi a questa semplicità, nel ritmo narrativo e nella messa in scena Non si limita a svelare la fantasia creatrice del suo protagonista , un’attività continuamente interrotta proprio da quella quotidianità di cui si nutre. Giorno dopo giorno, lo rimprovera di non trovare il tempo per farne una copia, e non potrebbe essere altrimenti: e lasciare il posto alla rassegnazione. «Quando sei un bambino impari che ci sono tre dimensioni / Altezza, larghezza e profondità / Come una scatola da scarpe / Più tardi capisci che c’è una quarta dimensione / Il tempo», scrive Padgett-Paterson . Ed è proprio questa dimensione a perdere significato. Dal lunedì al sabato un’inquadratura fissa dall’alto aveva mostrato Paterson svegliarsi e afferrare l’orologio sul comodino, per poi spostarsi sul quadrante e . Ma dalla domenica non c’è più motivo di sapere che ore siano, , come diceva Bichsel. Eppure la natura continua a seguire il suo corso, come il flusso dell’acqua che anima le cascate della città, di fronte alle quali Paterson si siede ogni giorno. È proprio qui che si consuma una piccola epifania: qualcuno gli suggerirà che, quando la vita sembra interrompersi, bisogna tornare a nuotare nel flusso; raccogliere le forze, gli appunti e la memoria, e ricominciare a scrivere da capo il proprio “canto”. Clicca per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su Google+ (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
