La E-Corp è (quasi) tra noi
che è riuscito a portare nel patinato e tutto sommato disimpegnato mondo delle serie televisive americane un prodotto di qualità, girato e recitato magistralmente e, soprattutto, con una caratura sociale e politica non indifferente. Cercando di evitare gli spoiler, si può riassumere che il Nemico di questa serie non è una persona in carne ed ossa, ma l’E-Corp, enorme conglomerato commerciale che produce e vende di tutto, da PC a prodotti finanziari, fino a risultare centrale per la stabilità globale. Ma come per il grande Occhio, anche il lato più terribile di questa impresa è la sua totalità, la sua mole, che la porta a coprire qualsiasi aspetto della vita umana fino a diventare una sorta di Grande Fratello distopico e orientato al profitto. Se, fortunatamente, non esiste ancora un’impresa così pontente al mondo, la attorno a (relativamente) poche aziende: il livelllo di Fusioni ed Acqusizioni (M&A) è alla fine degli anni novanta aveva portato ad acqusizioni per cifre spropositate di aziende relativamente poco solide, oggi la pratica è più focalizzata alle fusioni di colossi con un importante capitale materiale e orientato al consumo di massa. Uno splendido esempio di ciò è la fusione tra AB InBev e SAB Miller, dato che la nuova compagnia ora possiede , dalla Lamborghini alla Skoda, per un fatturato di oltre 200 miliardi di Euro, la Toyota conta “ ” per un totale di 160 miliardi e la nostrana e bistrattata Fiat sta intraprendendo un percorso affine, di cui la fusione con Chrysler (FCA Group) è solo il primo passo. Ma se gli esempi precedenti si riferiscono sostanzialmente a beni di consumo e non strettamente indispensabili, è solo l’ultimo atto di una storia che procede inesorabile dall’inizio degli anni 2000: non serve spiegare, perché una forte concentrazione economica – e qundi anche di potere – in un settore così impattante nella vita umana, sia allarmante (ricordo che queste aziende non producono solo farmaci ma anche la maggioranza delle semenze mondiali). Se, come detto, le aziende produttrici in senso stretto la fanno da padrone, anche ; e insieme ad Amazon, Google, Microsoft e Facebook, da anni seguono la stessa politica di spartizione del mercato tecnologico mondiale. Una concentrazione in questo settore, pur risultando meno pericolosa ai più, ma le sue armi paiono abbastanza spuntate, ad esempio: la legislazione Europea è piuttosto fumosa su questi temi e in particolare si tende a condannare la pratica di “abuso di posizione dominante”, non l’avere una posizione dominante in sé. se sei grande E ti comporti in modo da tagliar fuori i piccoli Su questo tema tra l’altro c’è un grosso problema con le n ) che fanno si bene all’ambiente e agli stakeholders ma permettono di concentrare ancora maggiormente il mercato senza incorrere in sanzioni e, di fatto, Un altro grosso limite della vigilanza delle autorità è dovuta dal fatto che Ma al di là della tematica di sorveglianza, si ha una legittima preoccupazione sull’effettivo Se da una parte c’è l’aggravarsi della disuguaglianza sociale, con il famigerato , dall’altra esiste una vera e propria delegittimazione degli stati nazionali e non solo di quelli in via di sviluppo. , benché legittima, regolamentata e esercitata da attori simili sia enormemente più influente; e forse, concordabile tra questi, rispetto a quella portata avanti da “infinite imprese puntiformi”. Clicca per condividere su Google+ (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
