Cinéma à la carte: pietanze in celluloide

Nel lontano 1895, agli albori della storia del cinema, i poco più che ventenni al primo spettacolo pubblico di cinematografo. Si trattava di una pellicola della durata di un minuto, nella quale un bambino veniva imboccato dai suoi genitori: proprio Auguste e consorte. Il cibo è sempre stato rappresentato dalla settima arte, in tutte le sue forme, dimensioni, tipicità e stranezze. Ci sono attori e registi che non possono farne a meno, per i quali determinati piatti sono divenuti delle vere e proprie isotopie. , motivo per cui ha spesso ricoperto il ruolo dello chef. Allo stesso modo, conosciamo tutti la , talmente ancestrale da volerla celebrare assegnando alla sua casa di produzione e distribuzione cinematografica il nome Sacher Film. Sia in ha compiuto un interessante lavoro estetico sull’atto del mangiare: la costruzione del personaggio di Adele avviene anche attraverso le modalità con le quali approccia il cibo, che esso sia un kebab o un piatto di spaghetti. legate al mondo dell’alimentazione, entrate ormai nell’uso comune e mutuate proprio dal mondo del cinema: , “M’hai provocato e io te distruggo, macaroni!”, “Qui si mangia pane e veleno!” ed infine la celeberrima “Mamma diceva sempre: la vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita”. Come dimenticare – tra le numerose pietanze – la servita alla ricca tavolata di Indiana Jones e il tempio maledetto? aveva colto nel cinema, ha visto la sua realizzazione in ambito alimentare: nessuno viene discriminato e ce n’è per tutti i gusti. Vegetariani, onnivori, cannibali, vegani, coprofagi. Sono accettati persino coloro che scelgono di utilizzare il cibo in modo non troppo convenzionale, non per forza ingerendolo. Per semplificare questa ampia offerta, ho preparato per voi un menù à la carte, all’interno del quale potrete liberamente scegliere di assaggiare ciò che più vi interessa. A volte il Tristo Mietitore vi si potrà presentare con un bel vassoio d’argento nella mano libera. Con il cibo si può infatti uccidere avvelenando o strozzando. Altrimenti il cibo potrà uccidervi se fate un’indigestione. Non vi rimane che scegliere la causa del decesso. Se non avete molta fame, potrete anche decidere di utilizzare le portate in modo alternativo. Ad esempio strozzandovi a vicenda con delle salsicce, oppure lanciando gli spaghetti contro il muro per verificarne la scivolosità utilizzare il burro in un modo che solo Marlon Brando sarà in grado di spiegarvi Avete ormai capito che al cinema si mangia tanto. Non bisogna dimenticare anche l’ data dalla comunione del cibo, dalla convivialità dei pasti consumati in compagnia. dedica interi piani sequenza alle tavolate di amici che pranzano o cenano assieme, come avviene nel terrazzo de (2001). La condivisione di un pasto è un’ottima occasione per fare conoscenza ( di Stanley Kramer, 1967), per non parlare del potere afrodisiaco e terapeutico della cioccolata ( Infine, se la cucina vi appassiona così tanto, riflettete sulla possibilità di lanciarvi in una nuova avventura e aprire un’attività di ristorazione, esattamente come Zinos Kazantzakis e il suo