How I met your mutants: da X-Men a X-Men: Apocalypse

How I met your mutants: da X-Men a X-Men: Apocalypse

: due articoli di fila a tema cinecomics (come li aveva definiti CIAK in tempi non sospetti) sarebbero stati troppi. Il fatto è che, preso dall’entusiasmo, sono andato a vedere anche . Se non li volete tornate dopo aver visto il film. , che all’epoca era abbastanza un signor nessuno noto soprattutto per ), i film di supereroi non esistevano. Se si escludono gli osceni (che in realtà non uscì mai, pur stabilendo già allora che i film sui Fantastici Quattro non ce la possono fare) del 1994, fino ad allora gli unici film ispirati a supereroi Marvel erano stati: (1986), con George Lucas produttore esecutivo, un film in realtà piuttosto orribile che però, grazie alla peculiarità del protagonista (che è un personaggio Marvel), ha ottenuto un seguito di culto; (in Italia il Vendicatore, pur essendo le avventure del personaggio già pubblicate come Punitore all’epoca) (1989), con Dolph Lundgren, sempre ispirato all’omonimo personaggio, che pur non essendo tecnicamente un supereroe fa sempre parte dell’universo Marvel; (1998), che è, finalmente, un tentativo riuscito di trasporre un fumetto Marvel sul grande schermo, che purtroppo però convincerà gli studi che produrranno film Marvel a mantenere i medesimi toni cupi e violenti, che qui funzionano molto bene ma in altri film (uno su tutti l’orrido , che aveva acquistato i diritti cinematografici dalla Marvel già nel 1984: il film introduce moltissimi personaggi, ma si concentra essenzialmente su , qui al suo debutto assoluto a Hollywood; per il ruolo di Wolverine, all’inizio, avevano pensato addirittura a . In Marvel le sostanze psicotrope sono sempre state di ottima qualità), (Anna Paquin, che aveva vinto un Oscar come migliore attrice non protagonista a 11 anni per (Ian McKellen), che qui è il cattivo della storia. Il film fa un botto devastante, la Marvel piazza e riporta gli X-Men ai livelli di vendite dei primi anni ’90. Xorn e Quentin Quire, due dei nuovi personaggi creati da Grant Morrison durante la sua run su Andato via Morrison, la dirigenza Marvel macella le sue trame visionarie cancellando praticamente tutte le cose interessanti che aveva fatto nel corso di due o tre anni. Ma questa è un’altra storia. , l’inevitabile (e anche superiore) seguito, ispirato vagamente alle storie di , uno dei più grandi scrittori degli X-Men, vede i mutanti più o meno allearsi contro il colonnello . Anche qui, botto cosmico, e anche qui il film piace alla critica. , che non è poi ‘sta gran cosa, e la Marvel affida il terzo film a ) e John Cassaday, una delle migliori storie degli X-Men post-Morrison. Purtroppo il film è una mezza ciofeca, dato che ci hanno buttato dentro ottocento milioni di cose, raffazzonando la storia, e pur facendo un sacco di soldi non convince la critica. Siamo nel 2006, e ci vogliono tre anni perché Fox ricominci a lavorare con gli X-Men: lo fa con il tremendo Nel 2011, però, Matthew Vaughn dirige l’ottimo prequel (che all’epoca sembrava essere “solo” un prequel della trilogia originale – tutto ha un senso, poi vi spiego) un giovanissimo, eccezionale ed emozionante Magneto. La storia è essenzialmente quella della di Lee e Kirby del 1963, solo che invece di una generica base missilistica il Club Infernale di Sebastian Shaw (Kevin Bacon) si inserisce nella crisi dei missili di Cuba del 1963, nientemeno. Il film ha un discreto successo di pubblico, ma soprattutto di critica, per la prima volta da nel 2003, il che spinge la Fox a ricontattare Singer per dirigere un sequel al prequel che si svolge nel futuro della trilogia originale ma anche nel futuro della nuova trilogia, riscrivendone la storia e quindi diventando un sequel del prequel che però non è più il prequel di niente, dato che di fatto annulla gli eventi dei primi tre film. , che non è orrendo ma non è neanche un gran film, e viene dimenticato in fretta. è ispirato all’omonima saga leggendaria a opera sempre di Claremont e John Byrne, lo stesso team della già menzionata saga di . La trama, ipercompressa, è: Wolverine viene mandato indietro nel tempo per impedire che Mystique uccida Bolivar Trask ( ) causando la distruzione dei mutanti e ci riesce (anche se poi non è del tutto merito suo): la storia verrà dunque riscritta a partire da quel momento, quindi le scene finali del film sono una conseguenza delle storie con McAvoy e Fassbender e non di quelle con Stewart e McKellen (o almeno in parte è così). Confusi, vero? Non preoccupatevi, con Deadpool zombie del futuro e Arcangelo, cavaliere di Apocalisse, nella meravigliosa , film dedicato a uno dei personaggi più amati dell’universo mutante, un mercenario letale, con un fattore rigenerante più potente di quello di Wolverine, che dice un sacco di cazzate, e per quanto incredibile possa sembrare, il film è eccezionale. È stato amato dal pubblico generico, dai super-Marvel fan e anche dai critici: tutti l’hanno ritenuto abbastanza buono da perdonare alla Fox la versione di Deadpool presente nel primo film di Wolverine ) alla sceneggiatura, e vede anche il ritorno degli X-Men di James McAvoy. ), che qui è un mutante con il potere di trasferirsi da un corpo all’altro, che sfrutta questo potere per assorbire i poteri di altri mutanti (che si accumulano man mano che cambia corpo), o almeno è quello che si capisce dal film. Nei fumetti Apocalisse utilizza per i suoi malvagi scopi anche la tecnologia dei , che qui però non ci possono essere perché non essendo strettamente legati al franchise degli X-Men la Fox non ne detiene i diritti (e infatti si vedono in , vuole distruggere il mondo per ricostruirlo popolandolo solo con i più forti (ovvero i mutanti): per farlo, recluta tre persone a caso senza alcuna connessione con lui o con gli X-Men sono tre tizi assolutamente random, che hanno anche bisogno che Apocalisse li potenzi per essere di una qualche utilità. E questa è la prima colpa di Kinberg e Singer: fare il reboot di come Tempesta e Angelo (che, va detto, era comunque già rovinato dalla caratterizzazione nella trilogia originale), e crearne uno ma fondamentale nei fumetti come Psylocke . Niente. E Magneto. Perché in qualche modo bisognava far sì che Apocalisse entrasse in contatto con gli X-Men. Magneto che nel frattempo fa l’operaio in un’industria siderurgica in Polonia, si è sposato e ha avuto una figlia, ma poi si vede costretto a usare i suoi poteri per salvare un collega e qualcuno nella fabbrica lo denuncia alla polizia per questo (???), la polizia gli ammazza per sbaglio moglie e figlia con un’unica freccia (???) e lui macella i poliziotti senza pietà, per poi tornare alla fabbrica e macellare tutti, cosa che verrà convenientemente fatta da Apocalisse, perché ha davvero fretta di parlare con Magneto. Magneto che proprio in quel momento viene contattato da Xavier, e Apocalisse si rende conto della potenza di Xavier e lo rapisce portandolo in Egitto e usandolo per comunicare con l’intera umanità. (??????), destabilizzandone i poli magnetici (non chiedete – vi giuro che nel fumetto da cui è tratta questa cosa, la splendida “Planet X” di sua santità Grant Morrison, ha molto più senso). che dopo che l’esplosione di Cerebro, l’amplificatore per i poteri telepatici di Xavier, distrugge la casa di Xavier / la scuola per mutanti, e dopo che , come nei fumetti e diversamente dal pessimo Quicksilver che c’è nei film degli Avengers – che non può essere un mutante perché la Marvel non ha i diritti per mettere mutanti nei film) ha evitato che muoiano tutti con una scena uguale a quella di , ma più lunga e decisamente più noiosa, nonostante “Sweet Dreams” degli Eurythmics, li porta nella base di Arma X dove si svolgeva il grosso dell’azione di , che così può dirigersi verso il sequel – pardon, le foreste canadesi, poi riescono a scappare sono il preludio a un sequel – no, scusate, sono causate dall’entità che la possiede. In tutto questo Apocalisse cerca di possedere Xavier, il che è il preludio a , leggendaria saga degli anni ’90 in cui in Marvel erano passati dalla marijuana degli anni ’70 alla cocaina degli anni ’80 all’ecstasy, che hanno continuato a calarsi finchè non se n’è andato Grant Morrison nel 2003 – ma ovviamente questo lo intuiscono solo quelli che hanno letto i fumetti. Ciclope ed Emma Frost in “Gifted”, primo arco narrativo di Whedon e Cassaday su non è brutto, ma diciamo che si trova a metà strada tra il polpettone indigeribile di ho trovato molto più divertente scervellarmi sulla provenienza dei vari momenti del film e sull’identificazione dei personaggi che non seguire la storia che si potevano sviluppare meglio in tre film separati: la storia che dovrebbe essere quella principale, ovvero , la storia che viene inserita a metà film per avere una scusa per piazzare lì del materiale che consenta alla storia di proseguire nel prossimo film di Wolverine, ovvero , con tutti gli studenti e le loro storie da adolescenti disagiati. Se siete dei fan degli X-Men vale la pena andarlo a vedere – principalmente, come ho detto, per vedere quanti riferimenti al fumetto ci sono, altrimenti… provate a leggere i fumetti. Non ve ne pentirete. [Come avrete notato, non ho usato immagini del film per questo articolo, preferendo prendere vignette da alcune delle mie storie preferite dei mutanti Marvel: questo sperando di incuriosirvi e di attirarvi nel magico mondo degli X-Men cartacei, editi in Italia da Panini Comics!] Clicca per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su Google+ (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)