The Bottonomics – Boeri: il nominato dissidente

con una macchina del fango che Belpietro ha solo da imparare e per ultima la Rossa ciliegina sulla torta della componente dissidente del Partito Democratico, epurata in toto dalla commissione parlamentare sulla riforma elettorale (!). Ma quindi è definitivamente solo al comando della nave e soprattutto della corsa politica? Se per quanto riguarda la politica tradizionale, non andando troppo nei particolari che questa è materia del nostro piuttosto convinto, con anche il tifone Salvini che pare abbia perso un poco di intensità, è da esaminare attentamente un altro lato lasciato momentaneamente scoperto, ovvero Ad esempio il Consiglio dei Ministri nominò, al termine del 2014, Questo economista piuttosto popolare e primo propositore di un contratto a tutele crescenti in Italia (anche se con caratteristiche decisamente diverse da quello successivamente varato dal Jobs Act) già da qualche anno si è dimostrato come l’unificazione dei contratti, appunto, ma anche riguardo a pensioni, reddito minimo e amenità varie che da tutti ci si potrebbero aspettare tranne che da un Bocconiano. anche perché questi due istituti hanno dei buchi di bilancio che anche uno Tsipras qualunque si potrebbe preoccupare. Inizia a fare di testa sua e a dettare una linea politica. poiché «non credo che dare loro un trasferimento – che sarà basso – li esponga al rischio di non mettersi in cerca di un lavoro» e soprattutto poiché si tratta di soggetti che «difficilmente trovano un nuovo impiego (solo il 10%)». E i fondi? «Dalle pensioni alte, molto alte». Non si parla di una cifra vera e propria, ma si pensa ad una soglia di almeno 2000 €. In sostanza un contributo di solidarietà anche perché «riteniamo che ci sono delle persone che hanno delle pensioni molto alte che non sono giustificate dai contributi che hanno versato durante l’intero arco della vita lavorativa. A mio giudizio c’è un problema di equità che andrebbe affrontato». Poletti ha provato a smentire, ma Boeri continua a tirare dritto per la sua strada e rivendica la sua libertà di fare proposte. Ma si tratta di proposte o di Perché questo provvedimento andrebbe decisamente al di là delle competenze dell’Istituto. E di lì è un attimo arrivare ad un ricorso in Corte di Cassazione o in Europa che poi potrebbero far notare dei problemi di legittimità. E magari l’INPS dopo dovrebbe fare marcia indietro o, ipotesi non da escludere, Ma questo vorrebbe dire che un Presidente nominato legifera in vece del