Dai Millennials agli iBrains, chi sono i nuovi digital native

Addio Millennials, benvenuti iBrains: siamo quasi arrivati al momento del “ ” sul versante delle tendenze digitali, con i nuovi giovani, praticamente , che stanno iniziando a condizionare i trend dei servizi online, anche in ambito turistico. Secondo recenti ricerche di mercato a livello internazionale, la generazione nata (ovvero i nati a cavallo degli anni ’80 e il Duemila), soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo e il dominio degli . E non potrebbe essere diversamente, visto che questi ragazzi sono praticamente venuti al mondo nel pieno del (mentre i precedenti Millennial si fermano al 30% dei propri ordini complessivi). Inoltre, secondo , iGen, post-millennial, centennial o plurals) rappresenteranno circa il 40% dei consumatori europei, statunitensi e dei Paesi Bric. importante, orientando servizi sempre nuovi per intercettare le loro necessità. Il primo esempio concreto riguarda le cosiddette , ovvero le agenzie virtuali presenti sul Web, che sempre più diventano fruibili in ogni momento attraverso siti web e social, così come anche sempre più diffusi sono gli strumenti a corredo dell’ presenti in Rete, fino alla consultazione di recensioni reali su località e hotel. Gli esperti infatti ritengono che le caratteristiche degli iBrains siano piuttosto peculiari: si tratta di una , che deve essere conquistata e fidelizzata anche attraverso la shopping experience. I nuovi giovani inoltre amano essere coinvolti, sia avendo il controllo delle operazioni, sia potendo condividere, in maniera non meno importante, e ; la giovane età li caratterizza nel loro essere poco “leali” e, soprattutto, nell’aver poca pazienza di cercare , che tradotto in altri termini significa che bisogna intercettarli “al volo” e in maniera precisa. di vendita al dettaglio per dispositivi mobili per fare poi acquisti e sanno sfruttare in maniera completa per mappare le esperienze dei loro “simili”. Più che ai canali di vendita, i nativi digitali cercano l’offerta migliore e, tra le varie, si orientano verso quella che appare più personalizzata: non a caso, rispetto alle generazioni precedenti fanno meno ricorso allo La modalità di acquisto degli iBrains sembra essere piuttosto quella inversa del (vale a dire visualizzazione di informazioni e prezzi online, acquisti completati offline), perché ai giovani piace ancora andare al negozio, che rappresenta anche il luogo dove aver risposta immediata a eventuali problemi. Una tendenza che si estende anche al , visto che gli esponenti della generazione Z sono più propensi ad affidarsi alle agenzie tradizionali rispetto a chi li ha preceduti.