L’accordo Italia-Libia sui migranti, il “nuovo” patto con il diavolo
        Solo qualche giorno fa, i leader europei biasimavano Donald Trump per la stretta sull’immigrazione. Angela Merkel gli ha ricordato il dovere di accogliere i rifugiati e il premier italiano Gentiloni ha dichiarato che il primo pilastro dell’Europa è una società aperta e plurale. Ma l’Unione Europea ha avvallato un accordo tra Italia e Libia per chiudere la rotta del Mediterraneo Centrale , la via che dall’Africa Occidentale e dal Corno d’Africa permette a migliaia di migranti di raggiungere la sicurezza dell’Europa. l’Italia e l’Europa stanno costruendo un muro nell’acqua profonda del Mediterraneo. Si tratta di un muro molto simile a quello che separa il : un muro invalicabile, pattugliato da guardie brutali, assaltato da trafficanti senza scrupoli e finanziato con fondi che vanno a nutrire autorità militari. L’unica differenza è che non sarà fatto di mattoni ma di accordi internazionali. Se il muro di Trump è esteticamente brutto, si apre come una ferita di cemento in mezzo al deserto, il muro europeo è piacevole alla vista, ben impaginato su innocui fogli di carta. Ma non c’è differenza per chi è dalla parte sbagliata di quel muro e del “Mare nostrum”: , premier del Governo di Riconciliazione Nazionale libico. La soluzione ai “ problemi derivanti dai continui ed elevati flussi di migranti clandestini” sarà la creazione di campi di accoglienza in Libia sotto l’esclusivo controllo dell’autorità libica. I migranti ci saranno rinchiusi fino a che non saranno rimpatriati nei loro paesi d’origine. le autorità militari libiche a lottare contro l’immigrazione “clandestina” e a rafforzare le frontiere, sia quella terrestre con il Niger, sia quella marittima verso l’Italia. Come ultimo sforzo, i paesi forniranno sostegno alle organizzazioni internazionali che si occupano di rimpatri. I migranti sono solo “clandestini da rimpatriare”, non rifugiati che scappano dalla guerra in Somalia, dalle in Nigeria. Solo “clandestini”, non più donne che fuggono le mutilazioni genitali e i , o bambini condannati a una vita in schiavitù per debiti. Fino a ieri, si poteva sperare che l’Unione Europea non avvallasse questa vergogna, ma il 3 febbraio il memorandum è stato approvato dal Consiglio Europeo attraverso la Dichiarazione di Malta. Così, con l’Europa che guarda compiaciuta sullo sfondo , l’Italia si sbarazza dei principi che proteggono i diritti umani, primo tra tutti il principio di che impedisce a un paese di rimpatriare chi rischia la vita nel proprio paese di origine. Ma il dramma di questo patto non è solo che non riconosce il diritto d’asilo: la vibrazione della campana a morto che suona è ancora più lugubre. Perché l’Italia non ha fatto semplicemente fatto un patto con un paese di transito, ma l’interlocutore è la Libia. La soffrono torture e stupri, vengono umiliati e uccisi per capriccio e per sfortuna, imparano che la loro vita è un giocattolo nelle mani di un folle e che non esiste altra legge se non quella della giungla. L’Italia e l’Europa hanno delegato l’accoglienza di migliaia di uomini, donne e bambini ad un paese spezzato a metà, dove ancora i due governi, le milizie e i gruppi di Daesh si combattono in mezzo al deserto. Hanno delegato la vita di queste persone a un regime fragile e sprezzante dei diritti umani, a funzionari che non devono rendere conto a nessuno e a faccendieri di ogni tipo che ogni giorno fanno soldi sulla pelle della gente più disperata della terra. L’Unione Europea tradisce i principi cardine della civiltà giuridica e viola la base democratica sulla quale si fonda la pacifica convivenza dei cittadini”. Chiede, inoltre, con veemenza che l’UE dia piena attuazione alla Convenzione di Ginevra e interrompa ogni rimpatrio verso paesi dove i diritti fondamentali non sono rispettati. Fa eco il comunicato diffuso dalla : “Un memorandum illegale, quanto vergognoso, dichiara la portavoce Gabriella Guido, e che ancora di fatto non governa l’intero Paese. Le immagini dei migranti fermati dalla flotta libica e riportati indietro, tra i quali donne e neonati, sono le immagini per le quali un giorno l’UE verrà condannata per crimini contro l’umanità. afferma preoccupata che questo accordo lascerà migliaia di bambini in un paese infernale, e dichiara che i leader europei hanno voltato le spalle ai rifugiati, la serena Unione Europea della società aperta e plurale ha stretto un patto con il diavolo. La gente muore, in Libia. Da domani, moriranno con il nostro consenso. Clicca per condividere su Google+ (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra) Clicca per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
