Tutti i Ministri del governo Trump (e scommetto che non sai cos’è il Plum Book)

Tutti i Ministri del governo Trump (e scommetto che non sai cos’è il Plum Book)

è una delle caratteristiche principali del sistema elettorale americano: ad ogni elezione non solo cambiano Presidente, Ministri e Parlamentari, ma cadono con il governo uscente anche tutta una lista di sottosegretari e funzionari di alto, medio e basso livello. Il nuovo presidente, Trump, nomina i nuovi. in atto, in modo da rendere più efficiente possibile l’azione dell’amministrazione. Qual è il contro? Dovendo ogni volta sostituire un numero alto di persone (circa 5mila), la possibilità che si inneschino meccanismi clientelari è alto (vedi Ongaro & Valotti, 2008 “ (medio-piccoli): i capi-settore degli uffici non sono figure politiche, bensì continuano a ricoprire il loro incarico prima e dopo le elezioni. Il grande vantaggio è quello di garantire l’imparzialità della pubblica amministrazione, perdendo però in efficacia. Il contro è dato dalle possibili frizioni tra figure politiche e funzionari, che rallenta il governo/l’amministrazione. “un ragionevole ed adeguato punto di equilibrio tra i principi di imparzialità e buon andamento e quello della relativa responsabilità politica” ). In Italia, quindi, il governo nomina una serie di funzionari di alto e medio livello, che decadono entro 90 giorni dall’insediamento del nuovo esecutivo. Rimangono invece i dipendenti pubblici di livello inferiore, e sono sottratti dalla logica dello spoil system figure come i dirigenti ASL. Ritornando agli Stati Uniti, la lista delle posizioni aperte sono contenute in un elenco chiamato . Perché si chiama così? Aprendo il link, sospetto sia colpa del colore della copertina (un mood decisamente monocromatico). Tra tutte queste persone, ci sono i vari Ministri (che vengono chiamati Sono di nomina presidenziale, ma necessitano di una procedura particolare, che funziona così: [the Senate] shall nominate, and by and with the Advice and Consent of the Senate, shall appoint Ambassadors, other public Ministers and Consuls, Judges of the supreme Court, and all other Officers of the United States, whose Appointments are not herein otherwise provided for, and which shall be established by Law: but the Congress may by Law vest the Appointment of such inferior Officers, as they think proper, in the President alone, in the Courts of Law, or in the Heads of Departments. In breve e in italiano: tutti le cariche più importanti di nomina governativa (compresi i giudici della Corte Suprema), devono sottoporsi al vaglio del Senato. Curiosità: anche il bibliotecario del Congresso deve ricevere la conferma del Senato. Cosa vuol dire? Prima del voto vero e proprio in Senato, si vota in una commissione, cioè un gruppo di senatori, repubblicani e democratici, specializzati su quell’argomento. Esempio: la nomina del Ministro delle Finanze viene votata – guarda caso – nella Commissione Voto finale al Senato. La nomina viene approvata a maggioranza semplice Ci sono delle regole particolari sull’ostruzionismo, che metto in fondo all’articolo, per chi ne ha abbastanza di tecnicismi e vuole vedere delle facce. [per chi le ha già viste, in fondo ci sono 2 piccoli extra per i nerd della politica USA] Hai presente l’elenco infinito di persone da nominare? Non lo farà Trump, soprattutto per quanto riguarda le figure minori. Pence è un politico navigato: membro della Camera dal 2003 al 2013, poi Governatore dello Stato dell’Indiana dal 2013 fino alla nomina come vice di Trump. Nonostante Trump abbia condotto una campagna elettorale attaccando lo stesso partito Repubblicano, colpevole di essere pieno di politici corrotti, il suo braccio destro ha ricoperto la carica di Pence ha esperienza: governativa, legislativa e partitica, conosce la macchina burocratica e le trappole politiche del Congresso. Probabilmente il legame migliore tra l’establishment repubblicano e President Donald. Si tratta del boss dei dipendenti della Casa Bianca. Il suo ruolo è quello di far funzionare al meglio la macchina amministrativa più a stretto contatto del Presidente: un ruolo fondamentale. Priebus è stato presidente del comitato nazionale repubblicano, quindi un’altra figura che, nonostante la retorica anti-sistema di Trump, sa bene come muoversi nelle stanze del potere. Secondo la , Priebus ha l’appoggio di una parte rilevante del Partito Repubblicano e può avere un ruolo chiave nelle relazioni tra Trump e il Congresso. 17 anni alla Goldman Sachs, poi Dune Capital Management e la compagnia di finanziamenti nel settore dell’intrattenimento RatPac-Dune Entertainment. In passato ha finanziato le campagne dei Democratici, si è fatto subito Classe 1946, senatore per l’Alabama (quarto mandato), è stato tra i primissimi sostenitori di Trump durante la campagna elettorale. A sostegno di Bush nella guerra in Iraq, ha proposto un emendamento per abolire i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Potete leggere come la pensa sull’immigrazione leggendo un CEO della ExxonMobil Corporation, multinazionale petrolifera americana, arriva alla carica più alta scalando tutte le posizioni in azienda. I suoi problemi sono due: da una parte si trova capo di un ministero che ha simboleggiato la globalizzazione, mentre ora deve reinventarsi in chiave Trump il ruolo degli USA nel quadro geopolitico regionale e mondiale. Sul piano personale, Tillerson si trova ad affrontare le accuse di essere troppo in sintonia con la Russia di Putin, inaccettabile per la parte tradizionale del partito Repubblicano  (e tanto meno per i Dem). Non è detto che questa intesa vada a svantaggio del governo Trump, sempre che Rex faccia gli interessi degli USA e non solo quelli della Exxon. Ross è un investitore dal portafoglio miliardario, fondatore della società di investimenti  W.L. Ross and Co. Viene descritto come il “Re della bancarotta” per la sua capacità di ristrutturare aziende fallite. Consigliere economico durante la campagna presidenziale, ha l’onere di mettere in pratica le politiche a tutela della produzione made in USA che hanno dominato la retorica di Trump. Puzder è il CEO di una compagnia che possiede la catena di fast food Hardees and Carl’s Jr. Critico nei confronti delle politiche sul mercato del lavoro dell’amministrazione Obama, in particolare contro l’aumento del salario minimo da $7.25  a $10.10, come racconta il ‘Mad Dog’ Mattis, generale dei Marines ora in pensione, ha guidato le truppe americane in Afghanistan, Iraq e Kuwait durante la Guerra del Golfo. Il Senato, oltre ad approvarne la nomina, deve far passare una legge speciale che permetta di aggirare il divieto di ricoprire l’incarico di Ministro della Difesa prima che siano trascorsi 7 anni dall’ultima carica militare. Anche Kelly è un generale dei Marines in pensione. La sua esperienza di comando nelle truppe stanziate nella parte Sud degli USA lo hanno reso un esperto delle problematiche riguardanti il traffico di droga che dal Sudamerica arriva negli States. Politico esperto, ha alle spalle quattro mandati al Senato dello Stato della Georgia, dal 2005 deputato al Congresso federale. Chirurgo ortopedico, fortemente critico della riforma sanitaria di Obama, è anche però uno dei pochi Repubblicani ad averne presentato un’alternativa. Segretaria del Partito Repubblicano in Michigan, è la Presidente del CDA della Windquest Group, società di investimenti. La sua notevole disponibilità economica la rende una delle maggiori donatrici verso il Partito. “Again, I don’t think he represents the Republican Party. I think he is an interloper.” Governatore del Texas dal 2000 al 2015, fa parte del board della Energy Transfer Partners, che controlla la Dakota Access, compagnia che sta costruendo il discusso oleodotto chiamato Dakota Access Pipeline. Ha sostenuto apertamente il leader del Tea Party, movimento politico di stampo ultraconservatore/liberista. È stato il primo dei candidati alle primarie Repubblicane a ritirarsi, non prima di aver definito Trump “un cancro al conservatorismo”. 70 anni, Governatore della Georgia dal 2003 al 2011, già durante la campagna elettorale di Trump faceva parte del gruppo di esperti in politiche agricole. , potrebbe promuovere alcune politiche da tempo obiettivo dei repubblicani, come f Zinke è un membro del Congresso ed ex-membro delle Navy SEAL, le Forze Speciali della Marina degli Stati Uniti. Ha già avuto esperienze politiche come membro del Senato del Montana, dal 2009 al 2012, partecipando alle commissioni istruzione e finanza. Miller, il portavoce di Trump, ha detto che Zinke è un forte sostenitore dell’indipendenza energetica, sia da rinnovabili, sia da combustibili fossili. Il ruolo che ricopre Zinke è sostanzialmente il ministro della Forestale che, vista l’enormità del patrimonio naturale americano, richiede ragionevolmente un ministero apposito. Non riesco invece a capire quali siano le sue competenze in merito, o se il suo ruolo sia solo a rafforzare le politiche energetiche di Perry. Direttore del reparto di Neurochirurgia Pediatrica al Johns Hopkins Hospital dal 1984 al 2003, è una figura di spicco nel panorama medico. Candidato alle primarie repubblicane, si ritira dalla corsa e da Marzo 2016 sostiene apertamente Trump. Le politiche abitative sono uno dei fattori più importanti su come si sviluppano le relazioni umane, lavorative e culturali di una città. Un esempio per tutti, le politiche di ghettizzazione dei francesi nelle banlieue di Parigi ha portato ad un livello altissimo di conflitto sociale. Carson non ha nessuna esperienza in questo settore, né dal punto di vista economico (housing/economic development) né dal lato progettuale (urban design): la nomina sembra puramente politica. Nata a Taiwan, Chao è stata Ministro del Lavoro per George W. Bush, l’unica che è rimasta nel suo incarico per tutti gli otto anni (due mandati). È la terza donna nominata da Trump: le altre due sono Betsy DeVos, come abbiamo già visto Ministro dell’Istruzione, e L’immagine del governo Trump è quella di un gruppo culturalmente WASP, in linea con le aspettative sia come Repubblicano sia come Donald. Nonostante la sua popolarità si classifichi ai , abbiamo imparato durante la campagna a non prendere con troppa serietà i sondaggi. E se è presto per fare analisi sulle mosse di Trump e dei suoi Ministri sulla scacchiera politica nazionale e mondiale, non ci resta che capire se almeno i pedoni sono al posto giusto sulla linea di partenza. : il dibattito al Senato non ha limiti di tempo, né di argomento. Ogni senatore può fare ostruzionismo ( Tuttavia, 60/100 senatori possono votare una “ghigliottina”, obbligando al voto, a maggioranza semplice: conferma, rigetta o riesamina della nomina. Un altro modo per aggirare il filibuster è quello di usare la , cioè un voto sulla regola stessa dei 60/100. Essendo una regola del Senato, richiede i 2/3, cioè 67/100. Se la nuclear option passa, si può usare la ghigliottina con la maggioranza semplice. Un’opzione politicamente molto delicata e : Per i pazzi maniaci che si stanno chiedendo “come faccio a sapere quando/come i Ministri di Trump vengono confermati, ora-minuto-secondo?” Calma, ecco un’ottima