Siti vietati ai minori, STOP senza verifica | Le nuove regole attive e le possibili sanzioni: cosa cambia da novembre
Siti internet per adulti (Pexels) - Agemobile
AGCOM conferma l’entrata in vigore, dal 12 novembre, delle nuove regole sulla verifica dell’età per accedere ai siti vietati ai minori: obblighi stringenti per fornitori e piattaforme, con segnalazioni e sanzioni per chi non si adegua.
La tutela dei minori online entra in una fase decisiva con l’avvio delle disposizioni ufficiali di AGCOM. Dal 12 novembre, le piattaforme che diffondono contenuti vietati ai minori devono adottare sistemi di verifica dell’età efficaci, certificati e non aggirabili. Si tratta di un cambio di passo importante, che mira a ridurre l’accesso dei più giovani a materiali non adatti e a responsabilizzare tutti gli operatori digitali coinvolti.
Le nuove regole introducono anche un meccanismo di segnalazione che permette agli utenti di indicare servizi che non rispettano gli obblighi. La mancata verifica dell’età non è più una semplice irregolarità: diventa una violazione sanzionabile, con responsabilità che ricadono direttamente sui gestori del sito e, in alcuni casi, sui fornitori di accesso e distribuzione.
Cosa prevede davvero l’obbligo di verifica dell’età
AGCOM stabilisce che il sistema di accesso ai contenuti vietati ai minori debba basarsi su procedure affidabili, che non si limitino a semplici autocertificazioni o spunte generiche. Le piattaforme devono quindi integrare strumenti capaci di accertare l’età dell’utente tramite credenziali sicure o servizi di identificazione conformi agli standard nazionali.
La verifica deve essere eseguita prima della visualizzazione dei contenuti e ripetuta solo quando necessario, senza raccogliere dati superflui o creare rischi per la privacy. L’obiettivo è trovare un equilibrio tra sicurezza e tutela dei dati, evitando che la procedura diventi invasiva o eccessivamente complicata per gli utenti adulti.
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Chi rischia sanzioni e come funzionano le segnalazioni
I siti che non applicano correttamente i sistemi di verifica dell’età sono i primi a rischiare sanzioni. Le violazioni possono riguardare sia l’assenza totale dei controlli sia l’utilizzo di metodi considerati inadeguati. AGCOM può intervenire anche sui fornitori che ospitano o distribuiscono i contenuti, soprattutto quando ignorano comunicazioni e richieste di adeguamento.
Le segnalazioni possono essere inviate dagli utenti tramite i canali indicati dall’Autorità, che valuterà i casi e potrà richiedere modifiche immediate al sito interessato. Chi non si adegua entro i tempi stabiliti rischia provvedimenti crescenti, fino alla limitazione dell’accesso al servizio o alla sospensione. Le nuove regole, già operative, segnano un punto di svolta nella protezione dei minori online, responsabilizzando l’intero ecosistema digitale e definendo con precisione doveri, controlli e conseguenze.
