Frigo pieno, cenoni sicuri | Ministero Salute: congelamento e conservazione degli avanzi: il limite dei +4 °C
Frigorifero (Pexels) - thebottomup
Il Ministero della Salute ricorda che il segreto per consumare gli avanzi in sicurezza sta nella temperatura: +4 °C è il limite da non superare per una corretta conservazione in frigorifero.
Con l’arrivo delle feste, il frigo si riempie come non mai: preparazioni in anticipo, pietanze da condividere e avanzi dei cenoni che finiscono inevitabilmente sugli scaffali in attesa di essere consumati nei giorni successivi. Per evitare rischi alimentari, il Ministero della Salute dedica una guida specifica alla conservazione a freddo, chiarendo quali comportamenti sono davvero sicuri quando si tratta di cibi pronti, carne, pesce o dolci dalle creme delicate.
La regola d’oro è semplice: mantenere il frigorifero alla temperatura corretta, impostata entro +4 °C. È questo il valore che permette di rallentare la proliferazione dei batteri più comuni e di preservare le proprietà degli alimenti. Un frigo troppo caldo compromette la sicurezza dei cibi, soprattutto se parliamo di avanzi conservati per più di 24 ore.
Come conservare gli avanzi senza errori
Il Ministero ricorda che gli avanzi vanno riposti in frigo entro due ore dalla fine del pasto, preferibilmente in contenitori puliti e chiusi ermeticamente. Le porzioni grandi vanno suddivise in parti più piccole per raffreddarsi più rapidamente. Piatti come lasagne, arrosti, pesce e contorni cotti devono essere conservati nella parte più fredda del frigo, mentre salse e preparazioni cremose trovano posto nei ripiani centrali, dove la temperatura resta più stabile.
Altri accorgimenti riguardano il modo in cui si organizza lo spazio. Gli alimenti crudi vanno sempre separati da quelli cotti, per evitare contaminazioni crociate. È utile anche segnare la data di preparazione sui contenitori, così da sapere sempre cosa consumare per primo. In media, gli avanzi non dovrebbero superare i due o tre giorni di permanenza in frigo, a meno di essere congelati.
Congelamento e scongelamento: i passaggi corretti
Il congelamento è un grande alleato delle feste, purché venga eseguito correttamente. I cibi vanno congelati quando sono ancora freschi, non alla scadenza dei giorni utili. È consigliabile utilizzare sacchetti o contenitori specifici per il freezer, etichettati con data e contenuto. Anche in questo caso il Ministero invita alla moderazione: non tutto si congela bene e non tutto mantiene la stessa qualità una volta scongelato.
Lo scongelamento deve avvenire rigorosamente in frigorifero, mai a temperatura ambiente. Questo evita che la parte esterna del cibo raggiunga rapidamente temperature favorevoli ai batteri mentre l’interno è ancora congelato. Dopo lo scongelamento, il cibo va consumato entro 24 ore e non può essere ricongelato. La sicurezza alimentare è fatta di piccole attenzioni quotidiane: temperatura corretta, tempi rispettati e una gestione consapevole del frigo. Così anche gli avanzi dei cenoni restano un piacere da gustare, senza rischi.
