Allerta meteo, occhio ai COLORI | Protezione Civile cambia le regole delle mappe: divieto assoluto di uscire da casa
Allerta meteo (Pexels) - Thebottomup
I bollettini della Protezione Civile usano un sistema a colori semplice ma fondamentale: capire davvero cosa indicano giallo, arancione e rosso permette di agire con anticipo e sicurezza.
Quando il maltempo si avvicina, le mappe e i comunicati del Dipartimento della Protezione Civile diventano il principale punto di riferimento per cittadini e amministrazioni. Tuttavia, non sempre i simboli e i colori utilizzati vengono compresi fino in fondo. Il sistema delle allerte, infatti, non indica la “severità” della pioggia o del vento in arrivo, ma il rischio che questi possano provocare criticità sul territorio. Per questo leggere correttamente una mappa ufficiale è essenziale per prendere decisioni consapevoli, evitando sottovalutazioni o allarmismi inutili.
La Protezione Civile spiega che l’allerta nasce dall’analisi combinata delle previsioni meteo e della vulnerabilità del territorio: non tutti i fenomeni hanno lo stesso impatto in ogni regione. Capire il colore giusto significa sapere cosa aspettarsi e quali comportamenti adottare nelle ore precedenti all’evento, soprattutto in caso di piogge intense, temporali, neve o rischio idrogeologico.
Cosa indicano davvero i colori delle allerte
L’allerta gialla è il primo livello e indica possibili disagi localizzati: strade scivolose, piccoli allagamenti, caduta di rami o brevi interruzioni dei servizi. Non è un segnale da ignorare, perché è spesso il preludio a evoluzioni più rapide. L’allerta arancione rappresenta un rischio moderato-alto: potenziali frane, tracimazioni di corsi d’acqua, problemi alla viabilità e situazioni che richiedono massima attenzione da parte di amministrazioni e cittadini. L’allerta rossa, infine, è la più grave: fenomeni intensi e diffusi, con probabilità elevata di danni seri e necessità di misure di protezione immediate.
Le mappe diffuse quotidianamente mostrano la suddivisione per zone omogenee, indicata con codici alfanumerici. Ogni area ha proprie caratteristiche idrogeologiche, e ciò spiega perché una regione possa avere colori diversi tra province o persino tra comuni vicini. La chiave è osservare il colore e la zona di appartenenza, confrontandola con il proprio territorio e con gli avvisi locali pubblicati da Comuni e Regioni.
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Come leggere i bollettini e cosa controllare
Ogni bollettino contiene una sintesi dei fenomeni attesi: piogge, temporali, vento forte, mareggiate, neve o gelo. È importante non fermarsi al titolo, ma leggere la descrizione degli effetti al suolo, perché sono quelli che determinano l’allerta reale. La Protezione Civile invita a prestare particolare attenzione alle icone dei temporali, spesso associate a rischi maggiori per via della rapidità dei fenomeni e della possibile formazione di colate di fango o allagamenti improvvisi.
Accanto alle mappe, i comunicati includono consigli pratici da seguire. In caso di allerta arancione o rossa, è sconsigliato utilizzare scantinati, sottopassi o strade soggette a ristagno d’acqua. Chi vive vicino a fiumi o pendii deve monitorare la situazione e seguire le indicazioni del Comune. Le allerte non sono previsioni “generiche”: sono strumenti operativi pensati per proteggere la popolazione. Conoscerli e leggerli correttamente permette di affrontare il maltempo con maggiore consapevolezza, riducendo i rischi e aumentando la sicurezza di tutti.
