77,40€ : GIORGIA MELONI approva il nuovo bollo | Si paga in più oltre al bollo auto
Giorgia Meloni (credit: By © European Union, 1998 – 2025, Attribution, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=154371192) - thebottomup.it
Diversi contribuenti dovranno pagare un nuovo bollo imposto dallo Stato: cos’è e qual è la cifra confermata nel 2026.
Spese, bollette, tasse e quella cifra che alcuni contribuenti conoscono da tempo, ma che per altri è del tutto nuova. L’imposta dei 77,47€, legata al pagamento del bollo, riguarda chiunque riceva o offra denaro durante il mese. Questa volta, dunque, non si parla del classico bollo auto che paghiamo una volta l’anno, bensì di una tassa legata all’attività lavorativa.
Le aziende la versano già da tempo, ma molti lavoratori non ne erano nemmeno a conoscenza finché non si sono trovati a doverci fare i conti. Il mondo del lavoro cambia, la digitalizzazione pure, e sono sempre di più coloro che devono interfacciarsi con nuove scadenze. Nessuno, tuttavia, avvisa del pagamento dovuto finché i controlli non fanno emergere la mancanza, con tanto di sanzione.
Come è cambiato il bollo nel 2025
Il bollo di cui si parla non è una novità, anche se molti lo scoprono solo ora. Esiste da anni, ma ha cambiato forma e, soprattutto, contesto. Oggi si applica alle fatture elettroniche superiori a 77,47€, quando l’operazione non è soggetta a IVA. Un importo minimo – appena 2€ – che però racconta bene come la burocrazia riesca a infilarsi anche dove sembrava non esserci più spazio.
Chi emette la fattura deve versare l’imposta all’Agenzia delle Entrate, scegliendo se addebitarla o meno al cliente. È una tassa minuscola, ma sufficiente a complicare la gestione contabile di chi lavora in proprio. Tutto in nome della digitalizzazione, che avrebbe dovuto semplificare la vita e invece, per molti alle prime armi, ha aggiunto solo confusione.
Il governo la definisce una misura di modernizzazione fiscale, ma tra piattaforme, codici e scadenze trimestrali non è raro sentirsi sommersi. Anche perché oggi molti contratti sono a partita IVA, e all’inizio è normale trovarsi di fronte a meccanismi e imposte di cui non si sapeva nemmeno l’esistenza.

Come e quando pagare il bollo
Il pagamento del bollo non richiede più file o marche da appiccicare. Tutto avviene online, dal portale dell’Agenzia delle Entrate: si accede alla sezione dedicata, si visualizza l’importo dovuto e si può pagare subito con addebito diretto o modello F24.
Le scadenze restano trimestrali. La prossima, per le fatture emesse nel quarto trimestre 2025, cadrà il 15 gennaio 2026; poi seguiranno 15 aprile, 15 luglio e 15 ottobre 2026. Basta saltarne una per incorrere in sanzioni e interessi, anche se minimi.
Molti professionisti si stanno ancora abituando a queste nuove routine digitali, ma è inevitabile: conoscere scadenze e obblighi fiscali è ormai parte integrante del lavoro autonomo.
