Sportello aperto e ciclista a terra | il “dooring” costa caro: la norma che ti inchioda in città
Sportello ciclisti (Pexels) - Thebottomup
L’ACI ricorda che aprire lo sportello senza guardare lo specchietto può provocare incidenti gravissimi: l’articolo 157 del Codice della Strada punisce severamente il “dooring”, una delle cause più frequenti di cadute in città.
Il traffico urbano è sempre più condiviso tra auto, bici ed e-bike, ma non tutti conoscono i rischi legati alle manovre più banali. Tra questi, uno dei più temuti dai ciclisti è il “dooring”: l’impatto improvviso contro lo sportello di un’auto parcheggiata che si apre senza preavviso. Un gesto quotidiano per chi guida, ma potenzialmente devastante per chi sopraggiunge su due ruote. Le conseguenze possono essere pesanti, con cadute, ferite gravi e collisioni con altri veicoli.
L’articolo 157 del Codice della Strada è meno noto di altre norme, ma disciplina con chiarezza chi è responsabile dell’apertura delle portiere. La colpa ricade sempre su chi apre lo sportello senza accertarsi che la manovra possa essere compiuta in totale sicurezza, indipendentemente dalla velocità del ciclista o dalla posizione del veicolo. La legge, infatti, considera questa disattenzione un comportamento pericoloso che mette a rischio gli utenti più vulnerabili.
Cosa dice l’art. 157 e perché basta un gesto sbagliato per essere in torto
L’articolo 157 stabilisce che il conducente (o il passeggero) deve aprire lo sportello solo dopo aver controllato accuratamente che la manovra non costituisca pericolo per altri utenti della strada. Lo stesso vale per la permanenza delle portiere aperte durante la sosta: non devono mai intralciare il transito. In città, dove le piste ciclabili corrono spesso a fianco delle auto parcheggiate, questo obbligo diventa decisivo.
Il Codice della Strada non lascia spazio a interpretazioni: se lo sportello viene aperto senza guardare e un ciclista cade, la responsabilità è di chi compie la manovra. Anche un’apertura rapidissima, “solo per scendere”, è sufficiente a far scattare la violazione. Ecco perché i controlli si concentrano sempre più su questo comportamento, soprattutto nei quartieri con traffico ciclabile elevato.
Sanzioni pesanti e prevenzione semplice: come evitare il “dooring”
Le sanzioni per il dooring non sono marginali: l’art. 157 prevede multe significative, che aumentano se l’incidente provoca danni a persone o cose. Nei casi più gravi, il conducente può essere chiamato a rispondere anche civilmente per lesioni o danni permanenti al ciclista. La severità della norma riflette la gravità dei rischi: aprire una portiera senza guardare può causare impatti violenti, spesso laterali, difficili da evitare anche per ciclisti esperti.
La prevenzione, però, è semplice e alla portata di tutti. Bastano pochi secondi per controllare retrovisori e angolo cieco prima di aprire lo sportello. Alcuni Paesi promuovono persino la “Dutch reach”, l’abitudine di aprire la portiera con la mano opposta, costringendo il corpo a ruotare e a guardare dietro. Un gesto che potrebbe evitare molti dei dooring che ogni giorno mettono a terra chi pedala. In città dove bici e auto convivono sempre più da vicino, la sicurezza passa anche da questi piccoli rituali quotidiani.
