Termosifoni, novembre al caldo giusto | Temperature e orari per tagliare i consumi d’inverno: il trucco che ti fa stare caldo al prezzo giusto

Termosifone

Termosifone (Freepik) - Thebottomup

ENEA ricorda che una gestione corretta dei termosifoni è la chiave per ridurre i consumi invernali: temperature precise, orari mirati e un errore comune sul cronotermostato possono fare la differenza in bolletta.

Con l’arrivo del freddo di novembre cresce il bisogno di riscaldare casa nel modo più efficace possibile. Le linee guida diffuse da ENEA tornano utilissime per evitare sprechi e mantenere il comfort senza esagerare con i gradi. Spesso, infatti, non servono interventi complessi: basta regolare con attenzione il cronotermostato, impostare correttamente le valvole dei termosifoni e adottare alcune abitudini facili da applicare ogni giorno.

Il tema centrale è trovare il giusto equilibrio tra benessere e consumo energetico. Molte famiglie tendono ad alzare e abbassare continuamente la temperatura, convinte che scatti più rapidi portino a un riscaldamento più efficiente. In realtà accendere e spegnere di continuo è proprio ciò che fa aumentare gli sprechi, perché costringe l’impianto a ripartire da zero ogni volta, con un consumo maggiore di gas o energia.

La temperatura ideale secondo ENEA e perché funziona

ENEA indica come riferimento i 19 °C, con possibilità di aumentare di un grado se necessario. Una temperatura apparentemente bassa, ma sufficiente per garantire comfort in un ambiente ben isolato. Ogni grado in più, sottolineano gli esperti, comporta un incremento significativo dei consumi. La scelta di 19 °C non è casuale: si tratta del punto in cui il corpo umano si adatta meglio all’ambiente interno senza percepire sbalzi termici troppo marcati.

Anche la distribuzione del calore ha un ruolo importante. Tenere i termosifoni liberi da coperture, tende pesanti o mobili consente al calore di diffondersi correttamente. Un impianto che lavora senza ostacoli raggiunge più rapidamente la temperatura impostata, riducendo l’attivazione della caldaia. La costanza è più efficace dei picchi, perché mantiene stabile la temperatura e limita le ripartenze inutili.

Orari intelligenti e l’errore più comune sul cronotermostato

ENEA consiglia di programmare accensioni brevi ma regolari nelle fasce in cui la casa è abitata, mantenendo una temperatura leggermente più bassa quando non c’è nessuno. Un’impostazione continua, calibrata in base alle proprie abitudini, aiuta a evitare gli sbalzi che fanno lavorare l’impianto con maggiore intensità. In molte abitazioni, invece, si tende a spegnere completamente il riscaldamento durante le ore non utilizzate, per poi riaccenderlo al massimo al rientro.

È proprio questo l’errore più diffuso sul cronotermostato: credere che una temperatura molto alta acceleri il riscaldamento. Il sistema, invece, impiegherà lo stesso tempo a riportare la casa al livello desiderato, con l’unica differenza di consumare di più. Impostare il termostato su valori realistici, senza esagerazioni, evita sovraccarichi e garantisce un calore uniforme. Una buona programmazione e qualche attenzione alle dispersioni fanno sì che i termosifoni lavorino al meglio, assicurando comfort e risparmio fin dalle prime giornate fredde di novembre.