Tredicesima, mese dell’accredito cambiato definitivamente: non arriverà più a Dicembre | Ecco quando te la danno
Tredicesima 2025/2026 - thebottomup.it
Con i nuovi contratti collettivi nazionali, molti lavoratori non riceveranno più la tredicesima a dicembre: gli interessati e come controllare.
Sebbene la quattordicesima sia una mensilità extra che riguarda solo alcuni contratti collettivi nazionali, sulla tredicesima non ci sono mai stati vincoli o esclusioni. Tutti i lavoratori dipendenti la ricevono, poiché la legge la prevede indipendentemente dalla mansione svolta. In linea generale viene disposta a dicembre e non cumulata nello stipendio, ma trattata come una vera e propria mensilità aggiuntiva, con tanto di busta paga separata.
La tredicesima si calcola sull’intero anno solare, quindi dal 1° gennaio al 31 dicembre, e tiene conto solo dei mesi effettivamente lavorati in quell’arco di tempo. È un meccanismo semplice in apparenza, ma che pochi conoscono davvero. Eppure il calcolo, l’accumulo e la gestione restano a carico del datore di lavoro, che in alcuni casi può concordare modalità diverse di erogazione. Non tutti, infatti, amano concentrare questa voce di spesa in un solo mese, e così la tredicesima sta lentamente cambiando volto.
La verità sulla tredicesima
Un lavoratore dipendente spesso riceve la tredicesima senza conoscerne i meccanismi. E quando arriva, la delusione è dietro l’angolo: ci si aspetta uno stipendio pieno, ma l’importo è quasi sempre più basso. Il motivo è semplice: nel calcolo rientrano solo le voci fisse della retribuzione – lo stipendio base, gli scatti di anzianità, le indennità contrattuali – mentre restano esclusi premi, straordinari e rimborsi vari.
Ogni mese si matura 1/12 della tredicesima, ma senza le voci variabili che gonfiano la busta paga durante l’anno. Così, chi guadagna 1.400€ al mese può ritrovarsi con una tredicesima da 1.200€, o poco più. Fin qui, nulla di anomalo. Il problema nasce quando un lavoratore, senza accorgersene, scopre che la tredicesima non arriverà più sotto Natale.

Tredicesima: cambia il mese di accredito
Negli ultimi anni si sente dire sempre più spesso che la tredicesima non arriva più a dicembre. E in parte è vero. Sempre più lavoratori, soprattutto nel settore privato, scelgono (o si trovano a scegliere) di riceverla spalmata mese per mese, invece che tutta insieme sotto Natale. È una pratica perfettamente legittima, prevista dai contratti collettivi e sempre più diffusa nei settori di commercio, ristorazione, servizi e part-time.
In pratica, il datore di lavoro inserisce ogni mese una piccola quota della tredicesima dentro lo stipendio. Così, lo stipendio mensile sembra più alto, ma in realtà contiene già quel pezzetto che normalmente verrebbe accreditato a fine anno. E molti lavoratori lo scoprono solo dopo, quando a dicembre non arriva alcun bonus extra.
Se si sceglie questa formula, serve un accordo chiaro con il datore di lavoro e la verifica che la quota di tredicesima sia effettivamente indicata in busta paga. Altrimenti si rischia di perdere la gratificazione natalizia senza accorgersene, convinti di guadagnare di più ogni mese.
