UFFICIALE GRATTA E VINCI, parte il divieto assoluto: non puoi comprarli ne grattarli | Se ti beccano sono guai serissimi
Gratta e Vinci - thebottomup.it
Il gioco d’azzardo più amato in Italia subisce una svolta in attesa: perché non si potranno acquistare i Gratta e Vinci presso il rivenditore.
Sul gioco d’azzardo se ne parla da anni, ma mai come nell’ultimo periodo. La ludopatia è aumentata a livelli preoccupanti e a parlare sono i dati stessi. Il sito giocoresponsabile.info ci segnala che nel 2024 la spesa complessiva per gioco d’azzardo in Italia è stata stimata sopra i 157 miliardi di euro, superando anche i livelli pre-pandemia.
Tuttavia, la percentuale di giocatori con dipendenza clinica riconosciuta rimane relativamente bassa e vi è un forte sottodimensionamento dei casi in cura: per esempio, nel 2019 si stimavano oltre 1,3 milioni di italiani con ludopatia, ma solo circa 12 mila erano in cura.
Che significa? Non che la percentuale della popolazione che gioca occasionalmente sia improvvisamente impazzita, ma che la vulnerabilità al gioco problematico è salita, in particolare con il boom del gioco online e la pandemia che ha alterato abitudini e contesti socio-economici. E i Gratta e Vinci, beh, sono finiti nuovamente al centro dell’attenzione.
Gratta e Vinci sotto la lente d’ingrandimento
Sono piccoli, colorati e promettono la fortuna in un graffio. È facile capire perché i Gratta e Vinci siano diventati il passatempo più diffuso – e più subdolo – in Italia. Il costo minimo e l’illusione di vincere spesso creano un meccanismo psicologico pericoloso: si gratta, si perde, si ritenta.
In realtà, solo un biglietto su tre regala qualcosa, e quasi mai più del prezzo speso. Eppure l’idea che ‘prima o poi toccherà a me’ tiene milioni di persone incollate a quel gesto ripetitivo, convinte che la prossima volta sarà quella buona. Ma non lo è quasi mai.
L’ultimo caso, poi, ha costituito il problema: l’eccesso di qualcuno sfociato nell’illegalità ha tolto il passatempo di qualcun altro.

Quando la fortuna diventa un vizio (e pure un pericolo)
A Carini, in provincia di Palermo, tra il 10 e l’11 settembre non hanno rubato soldi o gioielli, ma Gratta e Vinci. Decine di biglietti spariti in pochi minuti, dopo che un’auto lanciata a tutta velocità ha sfondato la vetrina di una tabaccheria.
È l’ennesimo episodio legato a quella che, ormai, non è più solo una dipendenza personale ma un fenomeno sociale. Perché la ludopatia non colpisce solo chi gioca: lascia scie di debiti, furti e disperazione anche attorno.
Se vinci vuoi riprovare, se perdi devi rifarti. È un ciclo che consuma tutto – soldi, tempo, lucidità – e che finisce per trascinare dentro anche chi non c’entra, sia commercianti che clienti che hanno dovuto rinunciare a quel Gratta e Vinci che per loro è davvero un passatempo sporadico. E così, mentre qualcuno si rovina per un biglietto, qualcun altro si ritrova senza biglietto o, ancor peggio, senza vetrina.
