Addio cappotto termico, gli ingegneri norvegesi hanno trovato la soluzione: costa la metà e scalda il doppio | Stanno rifacendo tutti i palazzi
Casa calda e risparmio energetico? Ecco il nuovo sistema che permette tutto ciò e non è il cappotto termico - thebottomup.it (freepik)
Un nuovo sistema ha rivoluzionato del tutto l’isolamento termico delle case: caldo e bollette meno salate assicurati.
Una tecnologia che potrebbe cambiare il modo di progettare gli edifici: in molti hanno già richiesto questa innovazione.
Con il freddo ormai alle porte, avere una casa capace di trattenere il calore, diventa una priorità per garantire comfort e risparmio energetico. Negli ultimi anni il settore dell’isolamento termico è in continua evoluzione e ciò che fino a poco fa rappresentava l’unica scelta possibile, oggi non è più la soluzione esclusiva.
Le nuove esigenze di mercato e la scelta di edifici più sostenibili, hanno dato una forte spinta alla trasformazione nelle tecniche costruttive degli edifici. Dai Paesi del Nord Europa, arrivano materiali innovativi che promettono veri e propri miracoli, con installazioni più rapide e meno invasive.
Si parla di una vera e propria fase di sperimentazione, dove la tecnologia mira ad ottenere una maggiore efficienza energetica senza aumentare i costi. L’attenzione si concentra, soprattutto, su soluzioni che possano unire isolamento, riduzione degli sprechi domestici e rispetto dell’ambiente.
Il sistema norvegese che ha rivoluzionato il modo di isolare le case
Tra le proposte più interessanti, spiccano i cosiddetti blocchi in legno-cemento, una struttura unica che unisce resistenza e capacità isolante in un solo elemento. Questo materiale sfrutta la robustezza del cemento e la naturale capacità del legno di trattenere il calore, con l’obiettivo di evitare l’aggiunta del tradizionale cappotto termico.
Il risultato è una soluzione multifunzione che sia isolante e anche portante. Questa innovazione permette di ridurre notevolmente i tempi di cantiere, con evidenti vantaggi economici. Inoltre, la traspirabilità delle fibre naturali, contribuisce a creare un microclima più sostenibile all’interno dell’abitazione. Tuttavia, si tratta di una questione ancora in via di sperimentazione. Bisogna, infatti capire quanto questi materiali siano resistenti nel tempo, come si comportano a contatto con l’umidità e la loro risposta a condizioni climatiche estreme.

Cappotto termico o nuovo sistema norvegese? Due tecniche a confronto
Nonostante i vantaggi derivanti dall’innovazione di cui abbiamo parlato in precedenza, il cappotto termico tradizionale resta una soluzione affidabile e testata. Offre grande flessibilità e si adatta con facilità a edifici esistenti e anche a facciate irregolari, grazie alla vasta gamma di materiali disponibili. D’altra parte, i blocchi in legno-cemento, rappresentano una grande innovazione ma richiedono condizioni più specifiche: non tutte le strutture, infatti, possono accoglierli.
Inoltre, in aree soggette a forti sbalzi termici, potrebbe essere necessario aumentare gli spessori, riducendo drasticamente i vantaggi. Ciò che emerge chiaramente che l’efficenza energetica non dipende da un unico componente ma da un insieme di fattori che lavorano insieme per assicurare un isolamento uniforme e duraturo.
