“La mia pensione doveva essere già arrivata, sono senza soldi”: cambia la data di accredito ufficialmente | Ecco fino a che giorno devi aspettare

Uomo anziano che mostra il portafoglio vuoto

Data di accredito pensione - thebottonup.it

Moltissimi pensionati rischiano di rimanere senza pensione per diversi giorni rispetto al primo del mese: quando verrà accreditata la somma.

Si passano anni ad aspettare lo stipendio, tra ritardi del commercialista e problemi vari, per poi arrivare alla pensione con un’unica certezza: la data di erogazione. Perché i pagamenti dell’INPS, salvo festività, sono sempre stati regolari.

Eppure qualcosa è cambiato, e molte persone stanno segnalando ritardi significativi nell’accredito. Il problema è un nuovo sistema di erogazione che, in alcuni casi, potrebbe far slittare i pagamenti fino a sei giorni di ritardo. Un cambiamento che molti pensionati stanno già sperimentando, spesso senza saperlo.

Considerando che la situazione economica in Italia è tutt’altro che stabile, è bene organizzarsi in anticipo per evitare di trovarsi con un’amara sorpresa una volta arrivati in posta o in banca.

Quando pagherà la pensione l’INPS nei prossimi mesi

I cambiamenti non valgono per tutti, ma solo per alcuni pensionati. Ma partiamo dalla base. Come sappiamo L’INPS, prevede tre diverse modalità di pagamento, ognuna con canali differenti. C’è chi riceve la pensione direttamente sul conto corrente, chi la vede accreditata su carta o libretto postale, e chi preferisce ritirarla in contanti allo sportello.

In teoria, ogni sistema dovrebbe garantire la disponibilità della somma nello stesso periodo del mese. Tuttavia, una delle tre modalità subisce modifiche importanti nella data di erogazione, con conseguenze che molti pensionati stanno iniziando a notare.

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Poste Italiane – thebottonup.it

Ritiro in contanti: la sorpresa amara di molti pensionati

Tra le opzioni disponibili, il ritiro in contanti resta una delle più scelte. Molti pensionati lo preferiscono per evitare l’uso del conto corrente, per abitudine o diffidenza verso i sistemi digitali. Si recano ogni mese in posta, ritirano la pensione e tornano a casa con la somma in mano. Ma il mese successivo del pensionamento arriva l’amara sorpresa: non tutti possono ritirare nello stesso giorno.

Poste Italiane ha introdotto un sistema di turni basato sulla lettera iniziale del cognome, per gestire meglio l’afflusso agli sportelli e ridurre le code.

Ecco, in linea generale, come viene distribuito il calendario dei pagamenti:

  • A – C: primo giorno utile
  • D – F: secondo giorno
  • G – M: terzo giorno
  • N – R: quarto giorno
  • S – Z: quinto giorno

Chi ha un cognome verso la fine dell’alfabeto può quindi ritirare la pensione anche cinque o sei giorni dopo rispetto ai primi nominativi.

Chi invece riceve la pensione tramite conto corrente bancario o postale non deve attendere il proprio turno. L’accredito avviene automaticamente nella data fissata dall’INPS, e l’intero importo è subito disponibile.

L’unica differenza è che le banche seguono il primo giorno bancabile del mese, mentre le Poste possono anticipare di un giorno se la data cade in un weekend o in un periodo festivo. Dunque che fare? Per coloro che preferiscono ricevere tutto in contanti, farli passare dal conto rimane indubbiamente la scelta più veloce. A quel punto, nessuno vieta di ritirarli.