Inverno alle porte e primi casi di influenza | Come riconoscere i sintomi e quando è previsto il picco di contagi in Italia
Influenza 2025 (Fonte Pixabay) - thebottomup.it
Con l’arrivo della stagione invernale, si comincia a fare i conti con le nuove ondate di influenza: ecco quali sono i sintomi da tenere sotto controllo.
Come ogni inverno che si rispetti, anche quello del 2025 non sembra fare eccezione. Anche questa stagione avrà la sua sindrome influenzale con cui fare i conti. Bambini, anziani e persone con le difese immunitarie basse devono quindi tenere sotto controllo i sintomi.
La nuova influenza australiana preoccupa i medici che invitano quindi la popolazione più debole a ricorrere ai vaccini appena possibile. Come dicevamo è però consigliato anche tenere sotto controllo i sintomi in modo da recarsi dal medico di base in tempi brevi.
La prevenzione, il tempismo e la giusta cura permettono infatti di affrontare l’influenza nel migliore dei modi ed evitando quindi complicazioni serie.
Cosa sappiamo della nuova influenza
I primi casi della nuova influenza si sono registrati in Australia e sono già al vaglio degli esperti. In Italia ci sono ancora pochi casi ma si attende il periodo di novembre-dicembre per assistere al primo incremento. Il picco vero e proprio è poi previsto per il mese di gennaio quando il freddo potrebbe divenire ancora più intenso. Nel mentre si studiano i nuovi casi e soprattutto si indicano quali sono i sintomi da tenere sotto controllo.
Bisogna tenere sotto controllo la temperatura con possibili picchi che raggiungono i 38 gradi. Attenzione poi al sistema respiratorio poiché potrebbero presentarsi sintomi quali naso chiuso, tosse e gola infiammata. Infine, si aggiungono sintomi quali dolori muscolari, dolori articolari e stanchezza. Il periodo di incubazione è di circa 3 giorni mentre l’influenza vera e propria ha una durata di 5 giorni, salvo complicazioni.

Prevenzione dell’influenza
Nei soggetti più deboli infatti bisogna tenere sotto controllo i sintomi in quanto potrebbero peggiorare in poco tempo e sfociare anche in polmoniti. Questo riguarda soprattutto i bambini, gli over 65 o soggetti che presentano già altre patologie. Per questo motivo si consiglia di aderire alla campagna vaccinale istituita dal Ministero della Salute e che ha preso il via i primi di ottobre.
Ogni regione ha il propio calendario per effettuare i vaccini e così i medici di base e le farmacie. Chi volesse quindi fare il vaccino in questione deve recarsi presso lo studio del proprio dottore per richiedere tutte le info utili. Al momento non c’è comunque quel senso di allarmismo generale degli scorsi anni, ma come sempre si invita alla prudenza soprattutto nei luoghi affollati e negli ospedali.
