Legge di Bilancio 2026, il Governo verso la conferma della carta “Dedicata a Te”: 500€ per le famiglie italiane

Il ritorno della carta Dedicata a Te (Fonte X) - thebottomup.it
Tra le novità arrivate dal nuovo Governo troviamo anche la carta “Dedicata a Te” che dovrebbe essere rinnovata anche in vista del prossimo anno.
Nel 2023 il Governo Meloni ha introdotto la carta denominata come “Dedicata a Te”. Un aiuto finanziario pensato per le famiglie in difficoltà ed in una situazione di estrema povertà
L’obiettivo era permettere a queste famiglie di poter contare su di un aiuto economico in grado di soddisfare la loro esigenza più importante ossia portare il cibo a casa.
Un aiuto di circa 500€ una tantum da poter spendere quindi nei supermercati. Una decisione che si è rivelata essere di grande aiuto per le famiglie che sperano di poterla usare ancora in futuro. Proprio in tal senso sono arrivate alcune novità ed in particolare secondo le ultime, la carta dovrebbe essere confermata.
La carta “Dedicata a Te”
Da disposizioni del governo, questa carta è quindi riservata alle famiglie in seria difficoltà ed il cui modello ISEE è al di sotto dei 15 mila euro. La carta in questione viene assegnata dal Comune alle famiglie bisognose e che possiedono quindi tutti i requisiti richiesti. Si tratta appunto di una cifra una tantum di 500€ che deve essere spesa in un determinato lasso di tempo ed entro una certa data: quella attuale è il 16 dicembre.
Cosa si può comprare con la carta? Parliamo dei beni di prima necessità quindi prodotti come carne, pesce, latticini, pasta e pane. Sono poi inclusi prodotti come pizza, biscotti, ma anche bevande come caffè e camomilla. Sono invece esclusi, a differenza del passato, servizi per coprire il costo del carburante o dei mezzi pubblici. Un aiuto quindi concreto che potrebbe tornare.

La carta verso la conferma
Secondo quanto riferisce il sito di SkyTg24, nella prossima Legge di Bilancio potrebbe quindi essere confermata la carta “Dedicata a Te”. I requisiti dovrebbero essere gli stessi, incluso il limite all’ISEE, dal cui calcolo però dovrebbe essere eliminata la prima casa se di valore inferiore ai 100 mila euro.
Questo andrebbe ad allargare il campo di ricerca delle famiglie a cui assegnare la carta e quindi i Comuni dovrebbero fare un lavoro ancora più meticoloso. Non ci sono invece certezze in merito alla somma che potrebbe variare rispetto agli attuali 500€. Questo è un dettaglio che dovrà essere definito in base anche ai fondi che saranno messi a disposizione.