Nella terra dei Taxi: Uber? Forse..

25 Maggio 2015, Tribunale di Milano: “Uber concorre slealmente contro i taxi”. Così pare essersi pronunciato, almeno in via preliminare, il Giudice chiamato a valutare la portata operativa e la modalità con la quale l’azienda di San Francisco gestisce i suoi contatti e distribuisce cittadini a suon di passaggi tra le più importanti città italiane del nord (Torino – Milano – Genova) e non solo. L’entrata in scena della società americana sul palcoscenico della mobilità urbana ha indubbiamente modificato le nostre abitudini in tema di trasporti. In passato si arrivava alla stazione della città e scesi dal treno si poteva optare … Continua a leggere Nella terra dei Taxi: Uber? Forse..

Matteo Renzi e il referendum greco: sterile ambiguità o astuto pragmatismo?

Alla fine in Grecia ha (stra)vinto il “no” alla proposta dell’Eurogruppo del 25 giugno scorso con oltre il 62 per cento delle preferenze. Il popolo ellenico ha così rinnovato la fiducia al governo Tsipras e alla sua battaglia politica, prima ancora che economica, contro le ricette di austerità imposte dai creditori internazionali. Il fatto che la campagna per il sì fosse guidata dal vecchio establishment politico greco e supportata dai tecnocrati dell’Unione Europea, due attori quasi egualmente colpevoli dell’attuale crisi, di sicuro ha influito sull’esito. Tuttavia esso rimane un segnale importante e una preziosa carta da giocare nei prossimi giorni … Continua a leggere Matteo Renzi e il referendum greco: sterile ambiguità o astuto pragmatismo?

Come la società può guarire dal terrorismo: i centri di rehab e la forza delle madri (parte seconda)

(QUI LA PRIMA PARTE) Abbandoniamo per un momento la sfera prettamente europea per tornare a osservare il modello saudita. Rispetto ai primi anni 2000 molte cose sono cambiate: il primissimo Rehab Center, come sono chiamati oggi i luoghi dove si tenta di recuperare alla società i terroristi, si è esteso e moltiplicato per cinque, cinque strutture in grado di ospitare ciascuna dai 230 ai 250 “beneficiari”, come sono definiti qui coloro che vi si trovano, anche se sarebbe più corretto definirli “prigionieri”. I muri che li circondano restano muri, così come il filo spinato che li sovrasta (e in ogni … Continua a leggere Come la società può guarire dal terrorismo: i centri di rehab e la forza delle madri (parte seconda)

L’Europa? In fondo a destra.

E così anche la Danimarca ha voltato a destra.  Le elezioni del 18 giugno hanno infatti sancito la sconfitta della coalizione di sinistra, guidata dal primo ministro uscente, la socialdemocratica Helle Thorning-Schmidt. Benché la formazione del premier si sia confermata primo partito (26,3%), guadagnando ulteriori tre seggi, il cosiddetto “Red Block” ha pagato il crollo della sinistra del Socialistik Folkeparti e dei liberali, fermandosi a 85 seggi, contro i 90 conquistati dalla destra.  Stupisce e inquieta che la vittoria di quest’ultimo schieramento avvenga nonostante la pessima performance della destra tradizionale e liberale della Venstre (19% e 13 seggi persi), mentre … Continua a leggere L’Europa? In fondo a destra.

Alexis Tsipras ha fallito

Diciamo una cosa controcorrente: Alexis Tsipras ha fallito. Fonte: The Independent La sua strategia negoziale si è rivelata un disastro. Il primo ministro greco pensava che il protrarsi della trattativa avrebbe estenuato i creditori, forzandoli a cedere alle sue richieste, prima considerate irricevibili. Una tattica nord-vietnamita in stile generale Giap: ogni giorno che l’attore più debole non capitola è una vittoria per lui. Ma alla fine la vecchia troika, ridefinita “Brussels Group” perché evidentemente suona più amichevole e rassicurante, ha concesso ben poco. E in fondo c’era pure da aspettarselo. Forse non ha giovato l’atteggiamento fin da subito conflittuale di … Continua a leggere Alexis Tsipras ha fallito

Tunisia: La sfida insopportabile per lo Stato Islamico

La Tunisia rappresenta tutto ciò che il Califfato di Al Baghdadi teme di più: un paese di religione musulmana avviato verso un percorso di democratizzazione interna e con un partito moderato islamico al governo; per questo motivo è stato bersaglio, nel giro di tre mesi, di due attacchi terroristici che hanno colpito in particolare il settore turistico tunisino, l’arteria pulsante dell’economia del paese, il 18 marzo con l’attentato al museo del Bardo e il 26 giugno alle spiagge di Sousse. Fonte: The Independent Gli attentati che hanno accompagnato quello di Sousse di venerdì scorso hanno “celebrato” il primo anno della … Continua a leggere Tunisia: La sfida insopportabile per lo Stato Islamico