
Camerun: il dialogo tra religiosi può aspettare
Che cosa sta succedendo in Camerun? Continua a leggere Camerun: il dialogo tra religiosi può aspettare
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Federico Buffa ha annunciato che praticamente smetterà di fare telecronache per dedicarsi ad altro. Forse, dopotutto, è meglio così. E, sia chiaro, lo dico da fan di Buffa. Fan con dei “però”. Federico Buffa è diventato noto al grande (quanto … Continua a leggere Caro Buffa, grazie di tutto, ma forse è meglio così.
Fonte: forexinfo.it Mi sembra che dopo le elezioni europee un po’ tutti vogliano salire sul confortevole carro del grande trionfatore, il presidente del consiglio e segretario del Partito Democratico: Matteo Renzi. Il suo 40,8% del voto popolare (un risultato fenomenale a prescindere dall’alto tasso di astensionismo) sta fungendo da magnete per forze politiche che si erano dimostrate palesemente ostili all’esecutivo e che avevano utilizzato contro di esso toni durissimi. Così in questi giorni si assiste ad uno sconcertante e repentino cambio d’opinione del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, su tutti, nei confronti di Renzi e della sua volontà di … Continua a leggere Sul carro di Renzi
Senza voce, mute. Ecco lo stato nel quale si trovano molte (troppe?) crisi umanitarie nel mondo. Il silenzio su di esse a volte dipende dall’incapacità dei mezzi di informazione di seguire più eventi contemporaneamente, dalla drastica riduzione dei fondi a disposizione di giornali ed agenzie che si vedono costretti a tagliare inviati e sedi estere, dalla casualità della presenza di un reporter in Rwanda piuttosto che in Sudafrica in un momento storico. Altre volte, tuttavia, il silenzio è determinato da una scelta, una scelta ben precisa che può avere ragioni politiche e ragioni economiche. Alcuni sostengono che all’opinione pubblica quelle … Continua a leggere Silence kills – Tra mass media e conflitti dimenticati.
Della serie: a volte ritornano. Martedì 14 maggio l’opinione pubblica italiana si è ricordata che, oltre alle tante “gatte da pelare” che ha il nostro paese, esiste e continua a permanere la questione attorno alla costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino- Lione. E’ di martedì 14 maggio la notizia che nella nottata le frange estreme dell’attivismo No Tav hanno assaltato a colpi di molotov e bombe carta il cantiere di Chiomonte, dove le imprese abilitate stanno proseguendo nella costruzione del tunnel in mezzo alla montagna dove passeranno i treni ad alta velocità. Si torna quindi a sentire le … Continua a leggere La TAV in Val di Susa: nessuna luce in fondo al tunnel.