Appena un anno fa in campagna elettorale la sua parola d’ordine era stata “Change”, ma ora Barack Obama, di fronte alla concretissima possibilità di segnare una svolta nella storia della politica estera americana e, più in generale, delle relazioni internazionali, sembra intimorito. Tenta di rifugiarsi nelle orme solcate dai suoi predecessori, nel caso specifico Dwight Eisenhower che, nel 1956, con l’Europa divisa dalla cortina di ferro, in seguito alla questione dello stretto di Suez, coniò uno dottrina secondo la quale ogni minaccia alla stabilità nel golfo persico, sarebbe stata interpretata dagli USA come una minaccia alla sicurezza nazionale. Da allora … Continua a leggere Ma il cambiamento dov’è, Mr. Obama?